Beni per oltre 3 milioni di euro sequestrati a Vincenzo Zagami

Sigilli a due società immobiliari, ad altrettanti appartamenti in Costa Azzurra e a numerose auto di lusso, tra Ferrari e Porsche

giovedì 21 novembre 2024 15.46
A cura di La Redazione
Sigilli al tesoro del falso avvocato originario di Molfetta. Beni per 3 milioni di euro sono stati sequestrati, con finalità di confisca, questa mattina, dai Carabinieri di Bari, a Vincenzo Vittorio Zagami, pregiudicato per reati contro il patrimonio, la pubblica amministrazione, l'amministrazione della giustizia e la fede pubblica.

Per anni, infatti, il 69enne nato a Carbonara di Bari e sottoposto agli arresti domiciliari ad Alessandria, per anni avrebbe esercitato abusivamente la professione di avvocato. Per alcuni dei fatti contestati è già stato condannato in via definitiva. Il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, è stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale del capoluogo pugliese presieduto da Giulia Romanazzi, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani.

Il valore del patrimonio sottratto alla disponibilità dell'uomo e della sua famiglia, stimato in oltre 3 milioni di euro, è formato da due società immobiliari con sede legale una in Italia e l'altra in Francia, due appartamenti situati all'interno di un esclusivo residence situato a Roccabruna-Capo Martino (in francese Roquebrune-Cap-Martin), in Costa Azzurra, una porzione della costa, e un lussuoso appartamento ad Alessandria in un residence con tutti i comfort, compresa una piscina.

I militari del Comando Provinciale di Bari, inoltre, hanno sequestrato anche diverse autovetture di lusso, tra cui una Ferrari GT, una Lamborghini Murcie'lago, una Porsche Cayenne, un'Audi A8 e un Range Rover Sport. Nel sequestro è compresa pure una Harley Davidson. Il decreto di sequestro segue le indagini sull'uomo che, fin dagli anni '90, avrebbe svolto abusivamente la professione di legale, commettendo anche diversi reati connessi, contro la pubblica fede e il patrimonio.

Il provvedimento di sequestro, infatti, accoglie la proposta della Procura della Repubblica di Trani, formulata sulla base degli accertamenti patrimoniali effettuati dai militari della sezione specializzata del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Bari che hanno ricostruito non solo la carriera di Zagami, ma anche gli introiti dell'intero nucleo familiare, fornendo gli indizi ritenuti corposi sulla provenienza illecita della sua ricchezza accumulata negli ultimi 30 anni.

Una ricchezza, fra appartamenti e auto di lusso, ​«che costituirebbe il frutto di numerosi reati», fra i quali l'esercizio abusivo della professione, la falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici, la truffa continuata, l'appropriazione indebita e altro. Il 69enne, arrestato nel 2022, è tuttora ristretto agli arresti domiciliari.