Basta un SÌ: primo incontro pubblico per il Comitato per il SI al Referendum
Presso la sala Turtur ospiti ieri sera, avv. Altomare, i deputati Ginefra e Morani ed il segretario regionale PD Lacarra
martedì 15 novembre 2016
8.31
Si è tenuta ieri sera la prima uscita pubblica del Comitato per il SÌ a Molfetta: presso la sala Turtur si sono riuniti cittadini e politici a favore dell'approvazione della riforma costituzionale su cui i cittadini italiani si esprimeranno col referendum del prossimo 4 dicembre.
A moderare l'incontro è stato l'avv. Maurizio Altomare che nella sua introduzione ha richiamato gli aspetti che i sostenitori della riforma ritengono positivi quali il superamento del bicameralismo perfetto e l'abolizione del CNEL. Il segretario regionale del PD Lacarra ha invece precisato come «dopo 30 anni sia stata finalmente partorita una riforma costituzionale» e come «non è assolutamente un elemento negativo il fatto che il popolo italiano sia chiamato ad esprimersi, anzi, rafforza il valore di questa riforma» che, secondo Lacarra, «consentirà l'approvazione delle leggi in tempi certi, a prescindere dall'idea di inerzia o di ostruzionismo di qualche deputato».
Alessia Morani, vice presidente gruppo PD alla Camera ha preso ad esempio la legislatura in corso che ha prodotto 253 leggi e come «di queste solo 5, con la nuova riforma, sarebbero state soggette a revisione bicamerale». Per la deputata Morani inoltre «il bicameralismo paritario è un problema perchè una legge ci mette la media di 504 giorni per essere approvata».
Il deputato PD Dario Ginefra non ha esitato a definirsi un «sostenitore del SI ma sono conscio che il nostro lavoro è ancora migliorabile, ma certe osservazioni sono però pretestuose». Si è poi soffermato sul titolo V della Costituzione che è uno dei maggiori capitoli soggetti alla riforma, ovvero quell'insieme di norme che regolano i rapporti tra Stato e Regione. Secondo Ginefra «noi pugliesi stiamo vivendo un'era di buon governo in Regione, ma fuori di qui il rapporto Stato-Regione non è sempre premiante. Serve rivederlo».
Presenti tra il pubblico inoltre, il segretario uscente del PD Piero de Nicolo ed il presidente uscente del Consiglio Comunale, quest'ultimo infatti ha già manifestato pubblicamente il suo SÌ a favore della riforma costituzionale.
A moderare l'incontro è stato l'avv. Maurizio Altomare che nella sua introduzione ha richiamato gli aspetti che i sostenitori della riforma ritengono positivi quali il superamento del bicameralismo perfetto e l'abolizione del CNEL. Il segretario regionale del PD Lacarra ha invece precisato come «dopo 30 anni sia stata finalmente partorita una riforma costituzionale» e come «non è assolutamente un elemento negativo il fatto che il popolo italiano sia chiamato ad esprimersi, anzi, rafforza il valore di questa riforma» che, secondo Lacarra, «consentirà l'approvazione delle leggi in tempi certi, a prescindere dall'idea di inerzia o di ostruzionismo di qualche deputato».
Alessia Morani, vice presidente gruppo PD alla Camera ha preso ad esempio la legislatura in corso che ha prodotto 253 leggi e come «di queste solo 5, con la nuova riforma, sarebbero state soggette a revisione bicamerale». Per la deputata Morani inoltre «il bicameralismo paritario è un problema perchè una legge ci mette la media di 504 giorni per essere approvata».
Il deputato PD Dario Ginefra non ha esitato a definirsi un «sostenitore del SI ma sono conscio che il nostro lavoro è ancora migliorabile, ma certe osservazioni sono però pretestuose». Si è poi soffermato sul titolo V della Costituzione che è uno dei maggiori capitoli soggetti alla riforma, ovvero quell'insieme di norme che regolano i rapporti tra Stato e Regione. Secondo Ginefra «noi pugliesi stiamo vivendo un'era di buon governo in Regione, ma fuori di qui il rapporto Stato-Regione non è sempre premiante. Serve rivederlo».
Presenti tra il pubblico inoltre, il segretario uscente del PD Piero de Nicolo ed il presidente uscente del Consiglio Comunale, quest'ultimo infatti ha già manifestato pubblicamente il suo SÌ a favore della riforma costituzionale.