Barocco e Rococò in mostra a Molfetta nelle opere di Corrado Giaquinto e Francesco Solimena
Allestita presso la Fabbrica di San Domenico e presentata in anteprima alla stampa, la mostra sarà inaugurata oggi
sabato 11 maggio 2024
La città di Molfetta, con orgoglio e devozione, punta i fari, ancora una volta, su Corrado Giaquinto. Esponente di spicco del Rococò, protagonista indiscusso in tutta Europa della pittura del Settecento, il maestro molfettese viene presentato al grande pubblico attraverso una mostra esclusiva, allestita al primo piano della Fabbrica di San Domenico, sede della Biblioteca comunale.
Composta da 18 pezzi tra opere finite, repliche, bozzetti e studi preparatori pressoché inediti, la mostra è arricchita, inoltre, da 5 quadri ad olio di Francesco Solimena, maestro del Giaquinto, mai esposti prima d'ora. Tutte le opere, di eccezionale valore artistico, appartengono alla collezione privata di Michele Bonasia, mercante d'arte bitontino e grande estimatore del maestro molfettese, che le ha acquisite nel corso degli ultimi quarant'anni.
Curata da Gaetano Mongelli, storico dell'Arte Medievale e Moderna dell'Università di Bari e di Potenza, la mostra è stata presentata alla stampa nella mattinata di ieri, venerdì 10 maggio, durante un incontro presieduto dal sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e sarà inaugurata alle ore 17 di oggi, sabato 11 maggio.
Promossa dallo stesso Bonasia e organizzata grazie alla collaborazione con diversi sponsor locali, la mostra si pone l'ambizioso obiettivo di favorire una comprensione più coerente dell'opera di Corrado Giaquinto, attraverso una serie di opere che, per la prima volta nella loro storia, puntano a farsi ammirare nella città natale del maestro.
«Questa è un'occasione unica per far sapere a tutti e soprattutto ai più giovani - spiega il sindaco Tommaso Minervini - che Molfetta ha avuto un artista presente nei più grandi musei d'Europa e internazionali. La nostra, una città di provincia, è riuscita a essere presente nella grande pittura che continua ad affascinare il mondo. Siamo orgogliosi di presentare un evento più unico che raro, in una cornice come quella della nostra Biblioteca, punto di riferimento della cultura non solo di Molfetta, ma di tante altre città limitrofe. Giaquinto è la punta più alta della bellezza e dell'arte pittorica, perciò mi auguro che questo evento straordinario contribuisca ad infondere nei numerosi visitatori che si appresta ad accogliere un autentico gusto estetico e la coltivazione della bellezza pura».
«Le opere che compongono questo evento unico nel suo genere - commenta il professor. Gaetano Mongelli - sono esposte per la primissima volta a Molfetta, città in cui il maestro Giaquinto nacque nel 1703 e che dal lontano 1993 si aspettava una mostra in grado di compendiare, rettificare e anche, sul piano delle attribuzioni, migliorare un determinato iter interpretativo. Parliamo di "collezionismo illuminato" in virtù della certa attribuzione delle opere in mostra a Corrado Giaquinto, che qui viene presentato dalla A alla Z, partendo appunto da alcune tele precedenti, realizzate dal suo maestro Francesco Solimena».
In occasione della mostra è stato realizzato un prezioso catalogo illustrativo, curato dal professor Mongelli e acquistabile in loco su offerta libera, in cui sono descritte tutte le opere che compongono il percorso espositivo.
Composta da 18 pezzi tra opere finite, repliche, bozzetti e studi preparatori pressoché inediti, la mostra è arricchita, inoltre, da 5 quadri ad olio di Francesco Solimena, maestro del Giaquinto, mai esposti prima d'ora. Tutte le opere, di eccezionale valore artistico, appartengono alla collezione privata di Michele Bonasia, mercante d'arte bitontino e grande estimatore del maestro molfettese, che le ha acquisite nel corso degli ultimi quarant'anni.
Curata da Gaetano Mongelli, storico dell'Arte Medievale e Moderna dell'Università di Bari e di Potenza, la mostra è stata presentata alla stampa nella mattinata di ieri, venerdì 10 maggio, durante un incontro presieduto dal sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e sarà inaugurata alle ore 17 di oggi, sabato 11 maggio.
Promossa dallo stesso Bonasia e organizzata grazie alla collaborazione con diversi sponsor locali, la mostra si pone l'ambizioso obiettivo di favorire una comprensione più coerente dell'opera di Corrado Giaquinto, attraverso una serie di opere che, per la prima volta nella loro storia, puntano a farsi ammirare nella città natale del maestro.
«Questa è un'occasione unica per far sapere a tutti e soprattutto ai più giovani - spiega il sindaco Tommaso Minervini - che Molfetta ha avuto un artista presente nei più grandi musei d'Europa e internazionali. La nostra, una città di provincia, è riuscita a essere presente nella grande pittura che continua ad affascinare il mondo. Siamo orgogliosi di presentare un evento più unico che raro, in una cornice come quella della nostra Biblioteca, punto di riferimento della cultura non solo di Molfetta, ma di tante altre città limitrofe. Giaquinto è la punta più alta della bellezza e dell'arte pittorica, perciò mi auguro che questo evento straordinario contribuisca ad infondere nei numerosi visitatori che si appresta ad accogliere un autentico gusto estetico e la coltivazione della bellezza pura».
«Le opere che compongono questo evento unico nel suo genere - commenta il professor. Gaetano Mongelli - sono esposte per la primissima volta a Molfetta, città in cui il maestro Giaquinto nacque nel 1703 e che dal lontano 1993 si aspettava una mostra in grado di compendiare, rettificare e anche, sul piano delle attribuzioni, migliorare un determinato iter interpretativo. Parliamo di "collezionismo illuminato" in virtù della certa attribuzione delle opere in mostra a Corrado Giaquinto, che qui viene presentato dalla A alla Z, partendo appunto da alcune tele precedenti, realizzate dal suo maestro Francesco Solimena».
In occasione della mostra è stato realizzato un prezioso catalogo illustrativo, curato dal professor Mongelli e acquistabile in loco su offerta libera, in cui sono descritte tutte le opere che compongono il percorso espositivo.