Bando per la riscossione tributi, Minervini: «Creata una tempesta in un bicchiere d'acqua»
Il primo cittadino: «Facciamo chiarezza sulla criticità evidenziata dall'Anac»
venerdì 11 novembre 2022
11.29
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha chiarito la posizione del Comune in merito a quanto espresso dall'Anac nei giorni scorsi sul bando di gara legato alla riscossione dei tributi in città, fatto portato in auge soprattutto dai consiglieri di centrodestra che si sono espressi più volte sul tema: «La gara di cui si discute si riferisce alla riscossione coattiva delle imposte locali attivata nei confronti di coloro che sono evasori totali o parziali di imposta, conseguentemente divengono destinatari di avvisi di accertamento per omessa denuncia ovvero omesso versamento e, ciò malgrado, non onorano il loro debito di natura tributaria».
«Nei confronti di codesti cittadini contribuenti - spiega il sindaco - l'Ente deve attivare le attività di riscossione coattiva che, allo stato, è svolta a mezzo ruolo coattivo affidato al Concessionario Agenzia delle Entrate – Riscossione. Nulla cambierebbe per i contribuenti puntuali ovvero per quelli, oggetto di accertamento degli uffici del Comune, provvedono al relativo versamento delle imposte. L'etica di pagare tutti i tributi per noi è un valore; far pagare gli evasori è un dovere».
«La criticità evidenziata dall'ANAC con riferimento alla gara di cui si discute - aggiunge Minervini - è la insufficiente motivazione nel provvedimento a sostegno della mancata suddivisione in lotti. Giova precisare che il RUP, in risposta ad apposito quesito, ha fornito le dovute specifiche ma ciò in fase di chiarimenti e non con indicazione a monte nella lex specialis di gara. Per cui si fa una tempesta in un bicchiere d'acqua. Il punto fondamentale è se è eticamente corretto far pagare gli evasori. Per noi si».
«L'ANAC si è espressa su richiesta di un potenziale partecipante alla gara e il parere dell'Autorità censura solo la insufficiente motivazione sulla mancata suddivisione in lotti. Obiettivo precipuo dell'Amministrazione in campo fiscale, sin dal suo insediamento, è quello di potenziare la lotta all'evasione fiscale in tutte le sue fasi, ivi compresa quella della riscossione coattiva. Ho dato mandato agli uffici di eseguire analisi puntuale onde prendere una decisione nell'interesse dell'Ente. Dobbiamo far pagare gli evasori - conclude - e nulla attiene ai cittadini corretti che pagano regolarmente i tributi».
«Nei confronti di codesti cittadini contribuenti - spiega il sindaco - l'Ente deve attivare le attività di riscossione coattiva che, allo stato, è svolta a mezzo ruolo coattivo affidato al Concessionario Agenzia delle Entrate – Riscossione. Nulla cambierebbe per i contribuenti puntuali ovvero per quelli, oggetto di accertamento degli uffici del Comune, provvedono al relativo versamento delle imposte. L'etica di pagare tutti i tributi per noi è un valore; far pagare gli evasori è un dovere».
«La criticità evidenziata dall'ANAC con riferimento alla gara di cui si discute - aggiunge Minervini - è la insufficiente motivazione nel provvedimento a sostegno della mancata suddivisione in lotti. Giova precisare che il RUP, in risposta ad apposito quesito, ha fornito le dovute specifiche ma ciò in fase di chiarimenti e non con indicazione a monte nella lex specialis di gara. Per cui si fa una tempesta in un bicchiere d'acqua. Il punto fondamentale è se è eticamente corretto far pagare gli evasori. Per noi si».
«L'ANAC si è espressa su richiesta di un potenziale partecipante alla gara e il parere dell'Autorità censura solo la insufficiente motivazione sulla mancata suddivisione in lotti. Obiettivo precipuo dell'Amministrazione in campo fiscale, sin dal suo insediamento, è quello di potenziare la lotta all'evasione fiscale in tutte le sue fasi, ivi compresa quella della riscossione coattiva. Ho dato mandato agli uffici di eseguire analisi puntuale onde prendere una decisione nell'interesse dell'Ente. Dobbiamo far pagare gli evasori - conclude - e nulla attiene ai cittadini corretti che pagano regolarmente i tributi».