Azzollini. Si riunisce la Giunta per le immunità
Il Pd per l'arresto con l'ok di Renzi. Ncd difende il suo senatore
giovedì 11 giugno 2015
14.09
Si riunisce in queste ore l'ufficio di presidenza della giunta per le immunità per calendarizzare la richiesta di arresto del senatore Antonio Azzollini, pervenuta al Parlamento da parte della Procura di Trani.
Non una decisione di poco conto né tanto meno esclusivamente giudiziaria. Forti sono anche le implicazioni politiche: Azzollini è il presidente della commissione bilancio del Senato (ruolo da cui non vorrebbe dimettersi, secondo i rumors della stampa nazionale) ma è anche un membro del Nuovo Centro Destra su cui il premier Renzi si è molto appoggiato alle Camere fin dal suo insediamento a Palazzo Chigi.
La Repubblica, tuttavia, riporta che è proprio il presidente del Consiglio ad aver dato il benestare per procedere all'arresto del senatore molfettese.
"Noi siamo garantisti, non mandiamo a casa nessuno per un avviso di garanzia. Ma qua parliamo di una richiesta d'arresto" avrebbe detto ai senatori del Pd per telefono, secondo il quotidiano.
Diversa la posizione del Nuovo centro destra.
Sempre secondo La Repubblica il partito ufficialmente difende a spada tratta uno dei suoi uomini più rappresentativi e si andrebbe verso un prolungamento dei tempi: dovrebbero passare almeno tre settimane prima che la Giunta si pronunci per poi passare la questione al Parlamento, forse dopo l'estate.
Non una decisione di poco conto né tanto meno esclusivamente giudiziaria. Forti sono anche le implicazioni politiche: Azzollini è il presidente della commissione bilancio del Senato (ruolo da cui non vorrebbe dimettersi, secondo i rumors della stampa nazionale) ma è anche un membro del Nuovo Centro Destra su cui il premier Renzi si è molto appoggiato alle Camere fin dal suo insediamento a Palazzo Chigi.
La Repubblica, tuttavia, riporta che è proprio il presidente del Consiglio ad aver dato il benestare per procedere all'arresto del senatore molfettese.
"Noi siamo garantisti, non mandiamo a casa nessuno per un avviso di garanzia. Ma qua parliamo di una richiesta d'arresto" avrebbe detto ai senatori del Pd per telefono, secondo il quotidiano.
Diversa la posizione del Nuovo centro destra.
Sempre secondo La Repubblica il partito ufficialmente difende a spada tratta uno dei suoi uomini più rappresentativi e si andrebbe verso un prolungamento dei tempi: dovrebbero passare almeno tre settimane prima che la Giunta si pronunci per poi passare la questione al Parlamento, forse dopo l'estate.