Microimprese in crisi per il Coronavirus? La proposta di Antonio Azzollini
Le parole dell'ex presidente della commissione bilancio del Senato
domenica 19 aprile 2020
10.01
Antonio Azzollini aveva da subito affermato che vi erano tante criticità e lacune nel decreto che metteva a disposizione fondi per le microimprese, duramente colpite dal Coronavirus a causa del blocco della propria attività lavorativa.
Le parole dell'ex sindaco e senatore della Repubblica, tuttavia, non sono finite lì.
Perchè Azzollini, soprattutto in forza dell'esperienza da presidente della commissione bilancio del Senato, ha dato seguito alle proprie affermazioni attraverso una vera e propria proposta.
«Da oltre un mese ho proposto l'utilizzo del contributo di un fondo perduto, unitamente a un prestito a tasso zero, come strumento essenziale e molto utile per la ripressa della attività produttiva delle microimprese», è l'esordio di Azzollini che sottolinea però di avere la sensazione che «che a livello governativo si pensi al fondo perduto come a un contributo a pioggia senza alcun riscontro con l'attività produttiva».
Infatti, per Antonio Azzollini è chiara anche la procedura che bisognerebbe seguire: domanda della microimpresa direttamente allo Stato ma sulla base di un parametro (ad esempio i costi sostenuti da luglio a dicembre 2019), quindi contributo dello Stato a fondo perduto al 20% e la restante parte a tasso 0 da restituire in cinque anni a partire da giugno 2021.
Allo Stato, secondo Azzollini, ovviamente il compito di controllare sulla domanda e sull'utilizzo dei fondi per la destinazione per la quale sono stati liquidati, magari direttamente sul conto corrente aziendale così da abbattere tempi, step intermedi e altre lungaggini burocratiche.
«In questo modo le imprese hanno liquidità immediata per ripartire e la ripresa economica trova un riavvio», è la sintesi ancora Azzollini.
Le parole dell'ex sindaco e senatore della Repubblica, tuttavia, non sono finite lì.
Perchè Azzollini, soprattutto in forza dell'esperienza da presidente della commissione bilancio del Senato, ha dato seguito alle proprie affermazioni attraverso una vera e propria proposta.
«Da oltre un mese ho proposto l'utilizzo del contributo di un fondo perduto, unitamente a un prestito a tasso zero, come strumento essenziale e molto utile per la ripressa della attività produttiva delle microimprese», è l'esordio di Azzollini che sottolinea però di avere la sensazione che «che a livello governativo si pensi al fondo perduto come a un contributo a pioggia senza alcun riscontro con l'attività produttiva».
Infatti, per Antonio Azzollini è chiara anche la procedura che bisognerebbe seguire: domanda della microimpresa direttamente allo Stato ma sulla base di un parametro (ad esempio i costi sostenuti da luglio a dicembre 2019), quindi contributo dello Stato a fondo perduto al 20% e la restante parte a tasso 0 da restituire in cinque anni a partire da giugno 2021.
Allo Stato, secondo Azzollini, ovviamente il compito di controllare sulla domanda e sull'utilizzo dei fondi per la destinazione per la quale sono stati liquidati, magari direttamente sul conto corrente aziendale così da abbattere tempi, step intermedi e altre lungaggini burocratiche.
«In questo modo le imprese hanno liquidità immediata per ripartire e la ripresa economica trova un riavvio», è la sintesi ancora Azzollini.