Autopsia sul corpo di Francesco De Virgilio il pescatore deceduto in mare
Tra sessanta giorni i risultati
mercoledì 11 novembre 2015
15.45
Si conosceranno nei prossimi sessanta giorni le precise cause della morte di Francesco De Virgilio, il sessantenne pescatore molfettese deceduto lunedì notte in mare, imbarcato con alcuni colleghi sul peschereccio "Nuova Carmela Madre".
Per dipanare ogni dubbio la Procura della Repubblica di Trani ha disposto l'autopsia che si sta eseguendo in queste ore nell'obitorio del cimitero di Molfetta. Un'attività investigativa che, come atto dovuto, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo. La notifica delle informazioni di garanzia ha, infatti, concesso agli indagati, difesi dall'avvocato Marcello Magarelli, la possibilità di nominarsi propri consulenti di parte proprio per l'esame autoptico che il pubblico ministero Simona Merra ha affidato al dr. Biagio Solarino dell'istituto di medicina legale del policlinico di Bari.
L'autopsia sarà fondamentale per le sorti dell'inchiesta. Stando a quanto sinora ricostruito con le dichiarazioni dei colleghi di De Virgilio, questi sarebbe caduto in mare mentre si calavano le reti, morendo per un malore nonostante i pronti soccorsi prestati dal resto dell'equipaggio. La moglie ed i figli di De Virgilio sono assistiti dagli avvocati Giacomo Ragno e Maria Rosaria De Cosmo.
Per dipanare ogni dubbio la Procura della Repubblica di Trani ha disposto l'autopsia che si sta eseguendo in queste ore nell'obitorio del cimitero di Molfetta. Un'attività investigativa che, come atto dovuto, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone con l'accusa di cooperazione in omicidio colposo. La notifica delle informazioni di garanzia ha, infatti, concesso agli indagati, difesi dall'avvocato Marcello Magarelli, la possibilità di nominarsi propri consulenti di parte proprio per l'esame autoptico che il pubblico ministero Simona Merra ha affidato al dr. Biagio Solarino dell'istituto di medicina legale del policlinico di Bari.
L'autopsia sarà fondamentale per le sorti dell'inchiesta. Stando a quanto sinora ricostruito con le dichiarazioni dei colleghi di De Virgilio, questi sarebbe caduto in mare mentre si calavano le reti, morendo per un malore nonostante i pronti soccorsi prestati dal resto dell'equipaggio. La moglie ed i figli di De Virgilio sono assistiti dagli avvocati Giacomo Ragno e Maria Rosaria De Cosmo.