Assolto Pino Amato, il fatto non sussiste

Inquisito per aver chiuso un occhio su una multa, dopo sette anni cadono tutte le principali accuse

giovedì 23 ottobre 2014 11.00
Assolto Pino Amato. L'ex consigliere comunale Udc, arrestato ai domiciliari nel 2007 con l'accusa di aver chiuso un occhio su una multa quando era assessore alla Polizia Municipale, non ha commesso il fatto. È questa la conclusione cui sono giunti i giudici del Corte di Appello di Bari al termine del processo di secondo grado. Si sono rivelate insussistenti le accuse di concussione, tentata concussione, abuso d ufficio, falso ideologico e materiale, truffa aggravata. Revocata anche l'interdizione dai pubblici uffici, anche se ovviamente nessuno potrà restituire il seggio in consiglio comunale che Amato fu costretto a lasciare.

Si conclude così una vicenda giudiziaria, avviata nel 2005 dal sostituto procuratore Giuseppe Maralfa e durata quasi cinque anni. Una vicenda che squassò il mondo politico suscitando grande clamore nell'opinione pubblica. «Mi riprenderò ciò che ingiustamente mi hanno tolto», scrive su Facebook l'esponente Udc, sospeso nel 2007 dalla carica di consigliere comunale. E a Molfetta Viva dichiara che andrà avanti con la richiesta di risarcimento danni.

Felicissimo anche il figlio Robert Amato, giovanissimo candidato alle ultime elezioni amministrative: «Finalmente da oggi qualcuno dovrà chiedere scusa. Qualcun altro la smetterà di trattarci come sporchi brutti e cattivi. Non ho mai avuto dubbi che questo giorno potesse arrivare».

Uno tra i primi politici a commentare è stato Mariano Caputo: «Giustiza è fatta!» I prossimi giorni Pino Amato convocherà una conferenza stampa per illustrare tutti i punti di questa clamorosa sentenza. Attestazioni di stima e affetto stanno piovendo sulla bacheca facebook di Pino Amato.