Articolo 1: «Parcheggi su Via Dante idea di Smart city?»
La nota integrale del Movimento
giovedì 15 marzo 2018
12.03
È sempre più chiara l'idea di città dell'Amministrazione smart: il centro urbano come un grande parcheggio, brutto e disordinato, inaccessibile, sovraccarico di auto e sempre meno vivibile. Probabilmente qualcuno vaneggia grandi affari per le attività commerciali soffocate nel traffico. La novità sono i parcheggi a spina di pesce su via Dante, prescritti con Ordinanza del 5 marzo e predisposti per guadagnare una manciata di posteggi, svalutare la bellezza dell'area e alimentare l'illusione – destinata ad essere puntualmente disattesa – che si potrà parcheggiare ovunque, persino davanti al Purgatorio. Un'illusione che alimenterà altro traffico; un traffico che alimenterà altri disagi. E si sa che disagi e vivibilità non vanno d'accordo.
Un pezzo alla volta si compone un quadro inguardabile, frutto di scelte improvvisate e confuse. Più che in una smart city, ci sembra di vivere sempre più in una dull city, ottusa e sorda, che adotta soluzioni vetuste e inefficaci. Si dà l'impressione di essere "operativi", in una città del fare, ma ad ogni passo, tra dichiarazioni smart e repentine smentite, si palesa l'approccio semplicistico, a tratti ingenuo, con cui si gestisce la cosa pubblica. Come per le recenti strisce gialle e nere applicate sui marciapiedi di via Piazza: una mostruosità che ci auguriamo venga rimossa nelle prossime ore.
Il tema centrale è lo sviluppo armonico del centro urbano, che impone soluzioni più serie e responsabili. Da un lato occorre potenziare l'accessibilità del centro antico, dall'altro incrementarne la vivibilità per residenti, operatori economici, cittadini e turisti. Tutto questo non è compatibile con le file snervanti in auto e i giri infiniti per trovare un parcheggio. La verità è che l'Amministrazione dovrebbe adottare misure partecipate e coraggiose atte a decongestionare il traffico su ruota e accrescere l'affluenza mediante soluzioni davvero intelligenti. Una città smart adotta park and ride agili e funzionanti, piuttosto che mezzi pubblici, anche notturni. Soluzioni che vanno progettate e adottate studiando le root causes delle criticità, non fermandosi alla punta dell'iceberg.
Il comune di Molfetta, tra i primi in Puglia, nel gennaio del 2016, ha adottato uno strumento di pianificazione avanzato e moderno come il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). La ratio del documento è quella di sfruttare l'intermodalità e ottimizzare la viabilità su tutto il tessuto urbano, alleggerendo proprio quelle zone divenute sostanzialmente invivibili a causa del traffico. È grazie a questo provvedimento che via Dante oggi segue un solo senso di marcia, rispetto al quale il Comandante di Polizia Locale Di Capua si è recentemente pronunciato: ha "prodotto un apprezzabile miglioramento della viabilità, realizzando una consistente fluidificazione del traffico veicolare e, come diretta conseguenza, un sensibile abbattimento delle immissioni inquinanti dalla stessa derivanti".
L'Amministrazione comunale dovrebbe studiare meglio i documenti amministrativi, anziché immaginare soluzioni bizzarre e posticce. È per questo che Articolo UNO MDP auspica non solo la rimozione dei parcheggi a spina di pesce su via Dante, ma soprattutto un'intensa attività di studio e programmazione di iniziative efficaci atte a migliorare la viabilità sostenibile, la qualità della vita e la valorizzazione di tutta l'area del centro antico, punta di diamante dell'offerta turistica e culturale della città.
Un pezzo alla volta si compone un quadro inguardabile, frutto di scelte improvvisate e confuse. Più che in una smart city, ci sembra di vivere sempre più in una dull city, ottusa e sorda, che adotta soluzioni vetuste e inefficaci. Si dà l'impressione di essere "operativi", in una città del fare, ma ad ogni passo, tra dichiarazioni smart e repentine smentite, si palesa l'approccio semplicistico, a tratti ingenuo, con cui si gestisce la cosa pubblica. Come per le recenti strisce gialle e nere applicate sui marciapiedi di via Piazza: una mostruosità che ci auguriamo venga rimossa nelle prossime ore.
Il tema centrale è lo sviluppo armonico del centro urbano, che impone soluzioni più serie e responsabili. Da un lato occorre potenziare l'accessibilità del centro antico, dall'altro incrementarne la vivibilità per residenti, operatori economici, cittadini e turisti. Tutto questo non è compatibile con le file snervanti in auto e i giri infiniti per trovare un parcheggio. La verità è che l'Amministrazione dovrebbe adottare misure partecipate e coraggiose atte a decongestionare il traffico su ruota e accrescere l'affluenza mediante soluzioni davvero intelligenti. Una città smart adotta park and ride agili e funzionanti, piuttosto che mezzi pubblici, anche notturni. Soluzioni che vanno progettate e adottate studiando le root causes delle criticità, non fermandosi alla punta dell'iceberg.
Il comune di Molfetta, tra i primi in Puglia, nel gennaio del 2016, ha adottato uno strumento di pianificazione avanzato e moderno come il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). La ratio del documento è quella di sfruttare l'intermodalità e ottimizzare la viabilità su tutto il tessuto urbano, alleggerendo proprio quelle zone divenute sostanzialmente invivibili a causa del traffico. È grazie a questo provvedimento che via Dante oggi segue un solo senso di marcia, rispetto al quale il Comandante di Polizia Locale Di Capua si è recentemente pronunciato: ha "prodotto un apprezzabile miglioramento della viabilità, realizzando una consistente fluidificazione del traffico veicolare e, come diretta conseguenza, un sensibile abbattimento delle immissioni inquinanti dalla stessa derivanti".
L'Amministrazione comunale dovrebbe studiare meglio i documenti amministrativi, anziché immaginare soluzioni bizzarre e posticce. È per questo che Articolo UNO MDP auspica non solo la rimozione dei parcheggi a spina di pesce su via Dante, ma soprattutto un'intensa attività di studio e programmazione di iniziative efficaci atte a migliorare la viabilità sostenibile, la qualità della vita e la valorizzazione di tutta l'area del centro antico, punta di diamante dell'offerta turistica e culturale della città.