Arresto De Benedictis, ecco il fiume di denaro: oltre 1 milione di euro
Trovati dai Carabinieri a casa del figlio dell'avvocato Chiariello. Erano nascosti in tre zaini
sabato 24 aprile 2021
13.57
Il caso del giudice Giuseppe De Benedictis, di Molfetta, trovato in possesso - emerge dall'indagine - di una tangente di 6mila euro che poco prima aveva ricevuto dall'avvocato Giancarlo Chiariello, entrambi arrestati dai Carabinieri, e che si era improvvisamente dimesso dalla magistratura, svela numerosi altri retroscena.
Nel corso delle perquisizioni eseguite stamattina, contestualmente all'esecuzione dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti del giudice De Benedictis, magistrato in servizio presso l'Ufficio GIP di Bari, e dell'avvocato Chiariello, del Foro di Bari, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno sequestrato nell'abitazione del figlio dell'avvocato, Alberto, anche lui indagato, in tre zaini nascosti in un divano e in un armadio circa 1 milione e 200mila euro in contanti.
Sono in corso, da parte dei militari baresi, accertamenti per verificare la provenienza del denaro che si aggiunge ai 6mila euro, la somma in contanti sequestrata nella disponibilità di De Benedictis. Nell'abitazione del magistrato, invece, a Molfetta, nascoste in alcune prese per le derivazioni elettriche sono state sequestrate numerose mazzette di denaro per importi variabili tra i 2mila e 16mila euro (per un totale di circa 60mila euro), ritenute dagli inquirenti frutto della corruzione.
Nell'immediatezza dei fatti il giudice De Benedictis, condotto in carcere, ha rilasciato a verbale dichiarazioni spontanee con le quali ha ammesso di aver ricevuto poco prima dall'avvocato Chiariello la somma in questione «per il disturbo» e di «volersi dimettere dalla magistratura per la vergogna». L'inchiesta non è finita.
Nel corso delle perquisizioni eseguite stamattina, contestualmente all'esecuzione dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti del giudice De Benedictis, magistrato in servizio presso l'Ufficio GIP di Bari, e dell'avvocato Chiariello, del Foro di Bari, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno sequestrato nell'abitazione del figlio dell'avvocato, Alberto, anche lui indagato, in tre zaini nascosti in un divano e in un armadio circa 1 milione e 200mila euro in contanti.
Sono in corso, da parte dei militari baresi, accertamenti per verificare la provenienza del denaro che si aggiunge ai 6mila euro, la somma in contanti sequestrata nella disponibilità di De Benedictis. Nell'abitazione del magistrato, invece, a Molfetta, nascoste in alcune prese per le derivazioni elettriche sono state sequestrate numerose mazzette di denaro per importi variabili tra i 2mila e 16mila euro (per un totale di circa 60mila euro), ritenute dagli inquirenti frutto della corruzione.
Nell'immediatezza dei fatti il giudice De Benedictis, condotto in carcere, ha rilasciato a verbale dichiarazioni spontanee con le quali ha ammesso di aver ricevuto poco prima dall'avvocato Chiariello la somma in questione «per il disturbo» e di «volersi dimettere dalla magistratura per la vergogna». L'inchiesta non è finita.