Arrestato il presunto killer della molfettese Vincenza Saracino

Si tratta di un 33enne di origini venete ma nativo del Sudamerica

lunedì 30 settembre 2024 19.58
La notizia era nell'aria da qualche giorno ma nelle ultime ore sono arrivate conferme: è stato arrestato in Venezuela l'assassino di Vincenza Saracino, la donna 50enne originaria di Molfetta e trovata senza vita in un casolare abbandonato in via Maleviste a Canizzano, in provincia di Treviso.

Come riportato da TrevisoToday, l'uomo fermato in Venezuela è Luigi Nasato, un 33enne di origini venete ma nato in Sudamerica, vicino di casa di Vincenza e della sua famiglia. Nelle scorse settimane gli inquirenti avevano stretto sempre più il cerchio d'indagine intorno all'uomo, riuscendo a fermarlo in queste ore nonostante il suo tentativo di fuga. L'assassino, ha la doppia cittadinanza essendo nato in Venezuela ma discendente di una famiglia veneta.

Le indagini, avviate subito dopo il ritrovamento del cadavere della donna, hanno permesso di ricostruire le ultime ore di vita della stessa e del suo presunto assassino che, dopo averla incontrata il pomeriggio del 2 luglio 2024 nei pressi dell'abitazione della vittima l'avrebbe invitata, con un pretesto ancora non definito, ad accompagnarla verso il casolare in bicicletta ove, dopo averla colpita violentemente al capo, l'ha accoltellata con cinque fendenti, lasciando poi il cadavere sul posto.

Dopo l'omicidio l'uomo era andato in bici da Canizzano a Vedelago per trascorrere la notte dai cugini, totalmente ignari dei fatti. Da loro si era poi fatto accompagnare la mattina del 3 luglio all'aeroporto di Venezia per salire a bordo di un volo diretto a Madrid: dalla Spagna l'uomo avrebbe poi raggiunto il paese di origine. Gli elementi acquisiti dai carabinieri di Treviso hanno permesso al Pubblico Ministero di richiedere ed ottenere dal Gip di Treviso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e centrare l'importantissimo risultato operativo localizzando e arrestando il presunto killer in Venezuela.

L'uomo è stato localizzato e tratto in arresto grazie all'azione coordinata della IIa Divisione Interpol, dell'Unità di Informazione Passeggeri e dell'esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale in Venezuela, che hanno individuato il 33enne in località Maracay nello Stato di Aragua: il piano di fuga così complesso sembra confermare la premeditazione del gesto, il cui movente resta però ignoto.