Approvato il Piano Sociale di zona

Previsti interventi per 15 milioni di euro in tre anni

mercoledì 12 marzo 2014 12.16
MOLFETTA. Via libera al Piano sociale di zona 2014-2016. Il Consiglio comunale ha approvato il più importante strumento regolatore delle politiche sociali. Il piano riguarda i Comuni di Molfetta (capofila) e Giovinazzo. Il provvedimento punta a programmare e realizzare sul territorio un sistema integrato di interventi e servizi finalizzato a garantire qualità della vita e diritti di cittadinanza per 15 milioni di euro in tre anni, circa 200mila euro saranno impiegati per potenziare percorsi di inclusione socio-lavorativa.
«Questa amministrazione – sottolinea l'assessore alle politiche sociali, Bepi Maralfa - intende potenziare i servizi già esistenti, a tutela delle fragilità e disabilità, ma soprattutto costruire un nuovo e solido impianto per la lotta alla povertà, alle emergenze abitative ed alle inclusioni socio lavorative. Senza tuttavia trascurare le nuove progettualità presentate nel corso dei tavoli tematici di concertazione. A breve – aggiunge - scadono vari contratti e regoleremo le gare secondo criteri di massimo controllo e trasparenza». Insomma, subito al lavoro per attuare il piano.
Più in partciolare il provvedimento adottato prevede interventi per contrastare le dipendenze patologiche, potenziare i servizi di assistenza in favore di anziani e diversamente abili, quelli per la prima infanzia, tutela dei minori. La novità più attesa è quella relativa alla istituzione di un centro antiviolenza per dare ascolto e supporto alle donne, di ogni età, abusate e violate dentro le pareti domestiche. Discorso a parte per lo sportello dedicato ai migranti, servizio da anni già attivo sul territorio che, adesso, sarà rimodulato.
«Abbiamo approvato un Piano Sociale di Zona pieno di sfide – il commento affidato a facebook dal sindaco, Paola Natalicchio - centro antiviolenza, sportello migranti, nuovi servizi per la domiciliarità, riforma di servizi strategici come l'assistenza scolastica per i bambini con disabilità. La strada è lunga. Serve tutto il nostro coraggio, il nostro senso di responsabilità e il nostro spirito di servizio».
Altra novità riguarderà le modalità di selezione degli psicologi chiamati ad operare nelle scuole che non verranno più sorteggiati, ma saranno selezionati tenendo conto delle qualifiche e delle competenze, sistema che, se da un lato punta a garantire la presenza di psicologi qualificati all'interno delle scuole dall'altro rischia di escludere i professionisti più giovani, anche se validissimi, a favore dei baroni.

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