Apposta la targa in via Beniamino Finocchiaro a Molfetta
Il ricordo della città per l'ex sindaco scomparso nel 2003 è ora indelebile
mercoledì 21 aprile 2021
11.38
Dalla giornata di ieri è più vivo a Molfetta il ricordo di Beniamino Finocchiaro, ex sindaco che fu anche deputato e senatore, scomparso nel 2003. Già da tempo la commissione toponomastica aveva intitolato a lui un tratto dell'ex via Bitonto ma adesso è anche stata apposta la targa a definirne l'omaggio.
Benianimo Finocchiaro nacque a Barletta, il 3 luglio del 1923, figlio di un ufficiale dei bersaglieri, sposato con Elena Germano, docente di storia dell'arte nei licei, aveva scelto Molfetta come città di adozione e guidandola come sindaco per due volte. Socialista, allievo di Gaetano Salvemini, abbandonò presto l'insegnamento di italiano e storia nella scuola media e punta alla politica: nel 1953 fu eletto consigliere comunale, vice sindaco nel 1962 e nel 1963, assessore dal '66 al '68.
Poi il gran salto a Roma nella IV legislatura (1963-1968) come Deputato, nel corso della quale viene eletto vice presidente della Commissione Pubblica Istruzione. Primo presidente del Consiglio regionale pugliese dal 1970 al 1975, fu anche presidente della Rai dal 1975 al 1977. L'altra sua esperienza parlamentare fu del 1983 con l'elezione al Senato della Repubblica. Finocchiaro ha anche ricoperto l'incarico di sottosegretario al Tesoro nel secondo governo Craxi (1986-1987) e poi all'inizio degli anni Novanta ha avuto l'incarico di studiare il bilancio dello Stato.
Grande animatore culturale, ha portato nella sua città prestigiosi personaggi della musica del teatro, delle arti, della letteratura. Ma la sua esperienza più interessante è stata quella di sindaco di Molfetta, carica che ha ricoperto per ben due volte: dal '75 all'80 e dall'80 all'83, oltre ad essere stato candidato sindaco per il Movimento del Buon Governo nel '98, sconfitto da Guglielmo Minervini.
Benianimo Finocchiaro nacque a Barletta, il 3 luglio del 1923, figlio di un ufficiale dei bersaglieri, sposato con Elena Germano, docente di storia dell'arte nei licei, aveva scelto Molfetta come città di adozione e guidandola come sindaco per due volte. Socialista, allievo di Gaetano Salvemini, abbandonò presto l'insegnamento di italiano e storia nella scuola media e punta alla politica: nel 1953 fu eletto consigliere comunale, vice sindaco nel 1962 e nel 1963, assessore dal '66 al '68.
Poi il gran salto a Roma nella IV legislatura (1963-1968) come Deputato, nel corso della quale viene eletto vice presidente della Commissione Pubblica Istruzione. Primo presidente del Consiglio regionale pugliese dal 1970 al 1975, fu anche presidente della Rai dal 1975 al 1977. L'altra sua esperienza parlamentare fu del 1983 con l'elezione al Senato della Repubblica. Finocchiaro ha anche ricoperto l'incarico di sottosegretario al Tesoro nel secondo governo Craxi (1986-1987) e poi all'inizio degli anni Novanta ha avuto l'incarico di studiare il bilancio dello Stato.
Grande animatore culturale, ha portato nella sua città prestigiosi personaggi della musica del teatro, delle arti, della letteratura. Ma la sua esperienza più interessante è stata quella di sindaco di Molfetta, carica che ha ricoperto per ben due volte: dal '75 all'80 e dall'80 all'83, oltre ad essere stato candidato sindaco per il Movimento del Buon Governo nel '98, sconfitto da Guglielmo Minervini.