Appello di Rinascere: «Le forze progressiste di Molfetta trovino le ragioni per tornare insieme»
Il movimento a pochi mesi dal voto: «Non si commettano gli errori del 2017»
martedì 15 febbraio 2022
15.27
Un lungo post, lanciato sulla propria pagina Facebook, è apparso nelle scorse ore a cura del movimento "Rinascere".
Ad oggetto una disamina dello scenario politico e amministrativo locale e un appello in vista dell'appuntamento elettorale dei prossimi mesi.
Lo pubblichiamo in forma integrale.
"Molfetta è, ormai da anni, oltraggiata e vilipesa da una classe politica e amministrativa incompetente e chiacchierona, che si muove senza pudore da uno schieramento all'altro pur di allungare i propri tentacoli sulla cosa pubblica.
Eppure non sono bastati neanche gli elicotteri della Guardia di Finanza o le bombe nei cantieri edili a svegliarci da questo incubo. La città è sporca e disorganizzata, vittima quotidiana di soprusi, vandalismo e preoccupanti segnali di una criminalità sempre più penetrante e pervasiva.
Dietro l'immagine logora di un Sindaco ormai al capolinea, consumato dalla sua stessa mutevole maggioranza e incapace di affrancarsi dalla sua bramosia di potere, si muove un personale politico cinico e camaleontico, che controlla con i soliti metodi un voto commerciabile. E questo stesso ceto politico si appresta a ripresentarsi ancora una volta, in vista delle prossime elezioni amministrative, per continuare a mantenere le sue mani sulla città.
È per questo che in questo quadro, dinnanzi allo stallo che si sta registrando in queste settimane nel fronte democratico e progressista, chiediamo a tutti un sussulto di ragionevolezza e responsabilità per evitare il rischio, sempre più concreto, che si presentino su fronti contrapposti forze politiche di centrosinistra che governano insieme in Regione e in moltissimi altri territori, in tutta Italia.
Ovviamente una prospettiva unitaria del centrosinistra non può prescindere dalla chiarezza.
Da questo punto di vista riteniamo imperdonabile anche solo immaginare di compiere nuovamente gli errori del 2017, quando un pezzo del mondo democratico e riformista di questa città cedette alle lusinghe di un certo trasformismo immorale.
L'esito di quell'errore è sotto gli occhi di tutti e non potrà più essere commesso, qualunque cosa succeda nei prossimi giorni in Consiglio Regionale e qualunque transumanza dovesse realizzarsi di consiglieri regionali eletti all'opposizione che accorrono nella maggioranza a sostegno di Michele Emiliano per guadagnarsi un posto al sole.
Noi non potremmo tollerare queste operazioni trasformistiche.
D'altro canto sappiamo bene che per liberare Molfetta serve l'impegno di tanti e non basterà certamente una coalizione dichiaratamente minoritaria e identitaria a compiere il lavoro che ci attende.
Le forze politiche progressiste, a lungo divise, oggi devono trovare le ragioni per tornare insieme. L'unità di tutti i democratici e progressisti, oggi, è un atto di responsabilità per liberare Molfetta da chi la svende per il proprio tornaconto ed è artefice di questo drammatico decadimento politico e morale.
Noi continueremo instancabilmente a lavorare, anche nelle prossime ore, affinché ci sia un reale slancio unitario nel campo del centrosinistra, evitando fughe in avanti e decisioni affrettate che avrebbero come conseguenza solo quella di lacerare ancora una volta una vasta comunità di democratici, riformisti e progressisti, condannandoli all'irrilevanza e frustrando ogni speranza di rinascita. Auspichiamo, pertanto, che tutte le forze politiche progressiste facciano uno sforzo in questo senso, per dare un futuro diverso a questa città, oltre gli egoismi e i personalismi.
Ma per fare questo è necessario che tutti coloro che credono nel centrosinistra, a partire dal Partito Democratico che ne è architrave a ogni livello, sbarrino la strada, in modo inequivocabile, a quel ceto politico corsaro che sostiene ancora oggi l'amministrazione di Tommaso Minervini, a cominciare dalle liste che fanno riferimento al consigliere regionale Saverio Tammacco.
Serve una coalizione che sia in grado di lanciare e vincere la sfida del governo, un centrosinistra vero e competitivo, fondato su un patto etico e di buona politica. Serve rigenerare la politica, con energie nuove e una rinnovata collaborazione tra politica e società civile.
Serve un nuovo progetto e serve costruirlo subito. Insieme.
Un centrosinistra diviso conduce ad un risultato certo: la sconfitta.
Per Molfetta, per la nostra comunità, ma soprattutto per le giovani generazioni che domani subiranno i danni peggiori della cattiva politica e delle scelte sbagliate di oggi.
É per questo che l'obiettivo deve essere liberare Molfetta.
Uniti possiamo!"
Ad oggetto una disamina dello scenario politico e amministrativo locale e un appello in vista dell'appuntamento elettorale dei prossimi mesi.
Lo pubblichiamo in forma integrale.
"Molfetta è, ormai da anni, oltraggiata e vilipesa da una classe politica e amministrativa incompetente e chiacchierona, che si muove senza pudore da uno schieramento all'altro pur di allungare i propri tentacoli sulla cosa pubblica.
Eppure non sono bastati neanche gli elicotteri della Guardia di Finanza o le bombe nei cantieri edili a svegliarci da questo incubo. La città è sporca e disorganizzata, vittima quotidiana di soprusi, vandalismo e preoccupanti segnali di una criminalità sempre più penetrante e pervasiva.
Dietro l'immagine logora di un Sindaco ormai al capolinea, consumato dalla sua stessa mutevole maggioranza e incapace di affrancarsi dalla sua bramosia di potere, si muove un personale politico cinico e camaleontico, che controlla con i soliti metodi un voto commerciabile. E questo stesso ceto politico si appresta a ripresentarsi ancora una volta, in vista delle prossime elezioni amministrative, per continuare a mantenere le sue mani sulla città.
È per questo che in questo quadro, dinnanzi allo stallo che si sta registrando in queste settimane nel fronte democratico e progressista, chiediamo a tutti un sussulto di ragionevolezza e responsabilità per evitare il rischio, sempre più concreto, che si presentino su fronti contrapposti forze politiche di centrosinistra che governano insieme in Regione e in moltissimi altri territori, in tutta Italia.
Ovviamente una prospettiva unitaria del centrosinistra non può prescindere dalla chiarezza.
Da questo punto di vista riteniamo imperdonabile anche solo immaginare di compiere nuovamente gli errori del 2017, quando un pezzo del mondo democratico e riformista di questa città cedette alle lusinghe di un certo trasformismo immorale.
L'esito di quell'errore è sotto gli occhi di tutti e non potrà più essere commesso, qualunque cosa succeda nei prossimi giorni in Consiglio Regionale e qualunque transumanza dovesse realizzarsi di consiglieri regionali eletti all'opposizione che accorrono nella maggioranza a sostegno di Michele Emiliano per guadagnarsi un posto al sole.
Noi non potremmo tollerare queste operazioni trasformistiche.
D'altro canto sappiamo bene che per liberare Molfetta serve l'impegno di tanti e non basterà certamente una coalizione dichiaratamente minoritaria e identitaria a compiere il lavoro che ci attende.
Le forze politiche progressiste, a lungo divise, oggi devono trovare le ragioni per tornare insieme. L'unità di tutti i democratici e progressisti, oggi, è un atto di responsabilità per liberare Molfetta da chi la svende per il proprio tornaconto ed è artefice di questo drammatico decadimento politico e morale.
Noi continueremo instancabilmente a lavorare, anche nelle prossime ore, affinché ci sia un reale slancio unitario nel campo del centrosinistra, evitando fughe in avanti e decisioni affrettate che avrebbero come conseguenza solo quella di lacerare ancora una volta una vasta comunità di democratici, riformisti e progressisti, condannandoli all'irrilevanza e frustrando ogni speranza di rinascita. Auspichiamo, pertanto, che tutte le forze politiche progressiste facciano uno sforzo in questo senso, per dare un futuro diverso a questa città, oltre gli egoismi e i personalismi.
Ma per fare questo è necessario che tutti coloro che credono nel centrosinistra, a partire dal Partito Democratico che ne è architrave a ogni livello, sbarrino la strada, in modo inequivocabile, a quel ceto politico corsaro che sostiene ancora oggi l'amministrazione di Tommaso Minervini, a cominciare dalle liste che fanno riferimento al consigliere regionale Saverio Tammacco.
Serve una coalizione che sia in grado di lanciare e vincere la sfida del governo, un centrosinistra vero e competitivo, fondato su un patto etico e di buona politica. Serve rigenerare la politica, con energie nuove e una rinnovata collaborazione tra politica e società civile.
Serve un nuovo progetto e serve costruirlo subito. Insieme.
Un centrosinistra diviso conduce ad un risultato certo: la sconfitta.
Per Molfetta, per la nostra comunità, ma soprattutto per le giovani generazioni che domani subiranno i danni peggiori della cattiva politica e delle scelte sbagliate di oggi.
É per questo che l'obiettivo deve essere liberare Molfetta.
Uniti possiamo!"