"Appaltopoli", il Tribunale del Riesame: Caputo resta in carcere
Respinta la richiesta dei legali dell'ex assessore. Concessi i domiciliari all'ex consigliere Castriotta, tornano in libertà Sancilio e Tancredi
sabato 26 giugno 2021
16.22
Il Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso formulato dalla difesa di Mariano Caputo, che resta quindi in carcere, accogliendo, seppur in parte, quello di Anna Sara Castriotta, a cui sono stati concessi i domiciliari. Tornano in libertà, invece, Domenico Tancredi e Francesco Sancilio: entrambi sono stati interdetti dai pubblici uffici.
I quattro sono stati arrestati l'8 giugno scorso in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Rossella Volpe, anche nei confronti di altre dodici persone ritenute responsabili di reati di corruzione relativi a tangenti per appalti al Comune di Molfetta: un'inchiesta nella quale risulta indagato anche il sindaco Tommaso Minervini. Complessivamente gli indagati sono 41, dei quali 34 sono persone fisiche e 7 società.
I reati contestati a vario titolo sono quelli di turbativa d'asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato. In carcere sono finiti l'ex assessore comunale ai Lavori Pubblici Mariano Caputo, a cui il Riesame ha rigettato il ricorso difensivo, e l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, a cui sono stati concessi i domiciliari. Sono liberi Domenico Tancredi e Francesco Sancilio: i due sono sottoposti alla sola misura interdittiva del divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per 1 anno.
L'inchiesta è coordinata dai pm Francesco Tosto e Francesco Aiello, con la supervisione del procuratore Renato Nitti e riguarda numerosi episodi di corruzione nei confronti di pubblici ufficiali, che si sono tradotti in 23 capi di imputazione. Lunedì 28 il Riesame si pronuncerà sul ricorso presentato dalla difesa del funzionario Orazio Lisena.
I quattro sono stati arrestati l'8 giugno scorso in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Rossella Volpe, anche nei confronti di altre dodici persone ritenute responsabili di reati di corruzione relativi a tangenti per appalti al Comune di Molfetta: un'inchiesta nella quale risulta indagato anche il sindaco Tommaso Minervini. Complessivamente gli indagati sono 41, dei quali 34 sono persone fisiche e 7 società.
I reati contestati a vario titolo sono quelli di turbativa d'asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato. In carcere sono finiti l'ex assessore comunale ai Lavori Pubblici Mariano Caputo, a cui il Riesame ha rigettato il ricorso difensivo, e l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, a cui sono stati concessi i domiciliari. Sono liberi Domenico Tancredi e Francesco Sancilio: i due sono sottoposti alla sola misura interdittiva del divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per 1 anno.
L'inchiesta è coordinata dai pm Francesco Tosto e Francesco Aiello, con la supervisione del procuratore Renato Nitti e riguarda numerosi episodi di corruzione nei confronti di pubblici ufficiali, che si sono tradotti in 23 capi di imputazione. Lunedì 28 il Riesame si pronuncerà sul ricorso presentato dalla difesa del funzionario Orazio Lisena.