Appalti per piazza Moro e il porto commerciale. Indagato il sindaco Minervini
Nel mirino alcuni lavori. Tra gli indagati anche l'assessore Caputo, sequestrati documenti, computer e cellulari
giovedì 5 novembre 2020
12.51
Appalti per le opere pubbliche, in particolare i lavori di riqualificazione che hanno interessato piazza Moro e il monitoraggio delle acque del porto commerciale. È il tema di un'indagine della Procura della Repubblica di Trani che questa mattina ha mandato il Gruppo Barletta della Guardia di Finanza a Molfetta.
I militari, diretti dal colonnello Rino Mattiace, hanno eseguito 31 decreti di perquisizione e sequestro nei confronti del sindaco Tommaso Minervini, dell'assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo, del consigliere comunale Anna Sara Castriotta, di funzionari, professionisti, ingegneri, imprenditori - poi estese alle abitazioni e agli studi - ed un militare: l'obiettivo è quello di riscontrare elementi raccolti su alcuni appalti per le opere pubbliche avvenuti, nel 2018, a Molfetta.
Nel fascicolo affidato ai pm Francesco Tosto e Francesco Aiello sono contestate, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, i reati di corruzione, abuso d'ufficio, peculato, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. I finanzieri hanno sequestrato documenti, computer e cellulari ad alcuni funzionari responsabili del procedimento negli appalti sui lavori di piazza Moro e il monitoraggio delle acque del porto commerciale.
L'indagine, che è alle fasi iniziali, mira a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. «Sono sereno - ha detto Minervini - ed ho fiducia nell'operato della magistratura. Da subito mi metto a disposizione degli inquirenti per fornire massima collaborazione confidando di chiarire la mia posizione e quella del Comune».
I militari, diretti dal colonnello Rino Mattiace, hanno eseguito 31 decreti di perquisizione e sequestro nei confronti del sindaco Tommaso Minervini, dell'assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo, del consigliere comunale Anna Sara Castriotta, di funzionari, professionisti, ingegneri, imprenditori - poi estese alle abitazioni e agli studi - ed un militare: l'obiettivo è quello di riscontrare elementi raccolti su alcuni appalti per le opere pubbliche avvenuti, nel 2018, a Molfetta.
Nel fascicolo affidato ai pm Francesco Tosto e Francesco Aiello sono contestate, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, i reati di corruzione, abuso d'ufficio, peculato, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. I finanzieri hanno sequestrato documenti, computer e cellulari ad alcuni funzionari responsabili del procedimento negli appalti sui lavori di piazza Moro e il monitoraggio delle acque del porto commerciale.
L'indagine, che è alle fasi iniziali, mira a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. «Sono sereno - ha detto Minervini - ed ho fiducia nell'operato della magistratura. Da subito mi metto a disposizione degli inquirenti per fornire massima collaborazione confidando di chiarire la mia posizione e quella del Comune».