Appalti e tangenti: l'ex assessore Caputo non risponde al Gip
Il politico molfettese, in carcere a Trani, si è avvalso della facoltà di non rispondere
giovedì 10 giugno 2021
19.51
Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari di Trani, Rossella Volpe, l'ex assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo, dall'8 giugno scorso nel carcere di Trani nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Trani su presunti episodi corruttivi al Comune di Molfetta.
Sentito per l'interrogatorio di garanzia, però, Caputo non ha risposto alle domande «perché sino a questa mattina - ha chiarito il suo avvocato, Felice Petruzzella - non ci erano stati consegnati gli atti che avevamo chiesto di leggere prima di intraprendere un interrogatorio. La nostra intenzione è quella di chiarire ogni aspetto e di rispondere a tutte le domande, ma è imprescindibile avere le copie delle carte. In ragione di ciò, abbiamo deciso di avvalerci della facoltà di non rispondere».
Caputo non ha risposto ad alcuna domanda e si è riservato di chiedere, dopo aver letto l'ordinanza, di essere interrogato per dare la sua versione dei fatti. Dopo di lui sono stati interrogati gli imprenditori Riccardo Di Santo, Aadrea Ladogana, Valerio Di Gregorio e Domenico Tancredi, i quali hanno risposto alle domande del magistrato, respingendo qualsiasi addebito. Domani saranno interrogati il funzionario comunale Orazio Lisena e l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta.
Con loro, anche gli altri tre arrestati, tutti in carcere: Paolo Conforti, Francesco e Pasquale Ieva. Poi toccherà ai sei indagati finiti agli arresti domiciliari: Vincenzo Manzi e altri cinque tra imprenditori e dipendenti. Si tratta di Francesco Sancilio, Mauro Giancaspro, Michele Palmiotti, Maurizio Bonafede e Vito De Robertis.
Sentito per l'interrogatorio di garanzia, però, Caputo non ha risposto alle domande «perché sino a questa mattina - ha chiarito il suo avvocato, Felice Petruzzella - non ci erano stati consegnati gli atti che avevamo chiesto di leggere prima di intraprendere un interrogatorio. La nostra intenzione è quella di chiarire ogni aspetto e di rispondere a tutte le domande, ma è imprescindibile avere le copie delle carte. In ragione di ciò, abbiamo deciso di avvalerci della facoltà di non rispondere».
Caputo non ha risposto ad alcuna domanda e si è riservato di chiedere, dopo aver letto l'ordinanza, di essere interrogato per dare la sua versione dei fatti. Dopo di lui sono stati interrogati gli imprenditori Riccardo Di Santo, Aadrea Ladogana, Valerio Di Gregorio e Domenico Tancredi, i quali hanno risposto alle domande del magistrato, respingendo qualsiasi addebito. Domani saranno interrogati il funzionario comunale Orazio Lisena e l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta.
Con loro, anche gli altri tre arrestati, tutti in carcere: Paolo Conforti, Francesco e Pasquale Ieva. Poi toccherà ai sei indagati finiti agli arresti domiciliari: Vincenzo Manzi e altri cinque tra imprenditori e dipendenti. Si tratta di Francesco Sancilio, Mauro Giancaspro, Michele Palmiotti, Maurizio Bonafede e Vito De Robertis.