Anziana rapinata con un coltello a Molfetta. Il figlio: «Questa città tocca il fondo»
L'episodio ieri sera, sottratta la borsa ad una 88enne in via Palummo. Ad agire due malviventi, indagano i Carabinieri
lunedì 17 ottobre 2022
08.30
Aggredita e rapinata nel portone di casa da due malviventi - un uomo e una donna, con il volto parzialmente coperto da una mascherina - che l'hanno minacciata con un coltello. Vittima dell'episodio, avvenuto ieri sera alle ore 22.10 in un condominio di via senatore Palummo, a pochi passi da corso Umberto, una 88enne.
«Questa città tocca il fondo, ogni giorno di più - lo sfogo su Facebook dal figlio, Pasquale Mancini, già consigliere comunale -. Ieri alle ore 22.00 in pieno centro (altro che salotto) una signora di 88 anni che rientrava in casa ha sentito due persone dietro di sé, che l'hanno aiutata ad aprire il portone. Una volta dentro i due, un uomo e una donna - le hanno puntato un coltello alla gola (sì, in centro, un coltello alla gola) intimandole di stare zitta e tappandole la bocca con una mano».
Il racconto prosegue: «Forse volevano salire in casa, forse chissà e invece le sue urla e la sua reazione hanno consentito di limitare i danni al trauma, allo schifo per questo mondo e al furto della borsetta. Alcuni passanti - racconta ancora il figlio - sono accorsi alle sue grida di aiuto e hanno disturbato e poi inseguito i due malviventi che dopo alcune decine di metri hanno fatto perdere le loro tracce nei pressi di Santa Teresa». I malviventi sono fuggiti a piedi, dileguandosi in fretta.
La rapina è durata pochi attimi. «Io sono arrivato sul posto pochissimi minuti dopo - ha detto il figlio - trovando la malcapitata tremante e in lacrime, con le chiavi di casa ancora in mano. Immaginate come mi possa essere sentito, impotente, inutile. Se non avesse avuto la forza di ribellarsi e urlare forse starei raccontando un'altra storia. Ma ad una donna di 88 anni nessuno può dire di stare zitta. La signora nonostante tutto sta bene "ne abbiamo passate di peggiori", mi ha detto».
Sul posto, per i rilievi e le successive indagini, sono giunti i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile, a cui questa mattina è stata formalizzata la denuncia. Al vaglio dei militari le telecamere di videosorveglianza. «La Smart city - ha scritto il figlio - era pronta già 4 anni fa. Quel progetto prevedeva centinaia di telecamere con rilevazione biometrica. Un duro colpo alla criminalità. Piccola e grande. Ma mancava la "firma del contratto", un contratto difficile da studiare, per più di 4 anni».
E così accade che «di domenica sera, nel 2022, si viene rapinati a mano armata nel portone di casa. In centro. A ben 88 anni. E la Smart city non parte ancora e chissà perché. Ogni ulteriore commento è superfluo. A questi signori penseremo stamattina. La cosa importante - conclude il figlio - è che mamma stia bene».
«Questa città tocca il fondo, ogni giorno di più - lo sfogo su Facebook dal figlio, Pasquale Mancini, già consigliere comunale -. Ieri alle ore 22.00 in pieno centro (altro che salotto) una signora di 88 anni che rientrava in casa ha sentito due persone dietro di sé, che l'hanno aiutata ad aprire il portone. Una volta dentro i due, un uomo e una donna - le hanno puntato un coltello alla gola (sì, in centro, un coltello alla gola) intimandole di stare zitta e tappandole la bocca con una mano».
Il racconto prosegue: «Forse volevano salire in casa, forse chissà e invece le sue urla e la sua reazione hanno consentito di limitare i danni al trauma, allo schifo per questo mondo e al furto della borsetta. Alcuni passanti - racconta ancora il figlio - sono accorsi alle sue grida di aiuto e hanno disturbato e poi inseguito i due malviventi che dopo alcune decine di metri hanno fatto perdere le loro tracce nei pressi di Santa Teresa». I malviventi sono fuggiti a piedi, dileguandosi in fretta.
La rapina è durata pochi attimi. «Io sono arrivato sul posto pochissimi minuti dopo - ha detto il figlio - trovando la malcapitata tremante e in lacrime, con le chiavi di casa ancora in mano. Immaginate come mi possa essere sentito, impotente, inutile. Se non avesse avuto la forza di ribellarsi e urlare forse starei raccontando un'altra storia. Ma ad una donna di 88 anni nessuno può dire di stare zitta. La signora nonostante tutto sta bene "ne abbiamo passate di peggiori", mi ha detto».
Sul posto, per i rilievi e le successive indagini, sono giunti i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile, a cui questa mattina è stata formalizzata la denuncia. Al vaglio dei militari le telecamere di videosorveglianza. «La Smart city - ha scritto il figlio - era pronta già 4 anni fa. Quel progetto prevedeva centinaia di telecamere con rilevazione biometrica. Un duro colpo alla criminalità. Piccola e grande. Ma mancava la "firma del contratto", un contratto difficile da studiare, per più di 4 anni».
E così accade che «di domenica sera, nel 2022, si viene rapinati a mano armata nel portone di casa. In centro. A ben 88 anni. E la Smart city non parte ancora e chissà perché. Ogni ulteriore commento è superfluo. A questi signori penseremo stamattina. La cosa importante - conclude il figlio - è che mamma stia bene».