Antonio Azzollini: «Risultato del centrodestra positivo, ma sulle liste si poteva fare meglio»
Le dichiarazioni dell'ex senatore all'arrivo dei primi dati. Intanto non c'è ancora l'ufficialità sulla Minuto
lunedì 5 marzo 2018
19.24
«Siamo la prima coalizione del Paese e certamente questo è un dato positivo», con queste parole l'ormai ex senatore Antonio Azzollini ha esordito ieri notte ai microfoni di TeleNorba nella diretta che ha seguito lo spoglio dei voti pugliesi.
Una voce, quella di Azzollini, come sappiamo fuori dalla cerchia dei candidati ma non da quella della politica, una voce capace di dare un'analisi lineare e pulita di un voto di protesta che al Sud si è incanalato verso il Movimento 5 stelle e al Nord verso la Lega.
«Non mi pare che il Sud ha contribuito come forse si poteva fare a questo risultato – la vittoria della coalizione di centrodestra –, questo è un mio piccolo cruccio avendo lavorato duramente in campagna elettorale, ovviamente si pesava si potesse prendere di più», queste le parole di Azzollini che ha poi confermato come si poteva "fare meglio" per quanto riguarda la composizione delle liste.
E il pensiero non può non andare all'esclusione del senatore da questa tornata elettorale in contrasto alla candidatura al Senato nell'uninominale di Carmela Minuto; candidatura mai appoggiata da Azzollini senza troppi misteri.
Alla domanda schietta e diretta del direttore Enzo Magistà "lei avrebbe voluto esserci in questa campagna elettorale?", Azzollini ha risposto confermando la sua presenza e forse tradendo un po' di amarezza, come è giusto che sia: «Ci sono stato, forse avrei preferito esserci in altro modo ma ci sono stato. Anzi io non parlo al passato prossimo; io sto e continuerò a dare il mio contributo anche dopo le elezioni e forse addirittura con maggior vigore. Naturalmente essere candidato è meglio».
Alla luce dei risultati ci si domanda in cosa consista tale "maggior vigore" di cui parla Azzollini, se riferito alla scena cittadina o nazionale, alla luce anche della possibile ma non certa entrata in Senato proprio di Carmela Minuto. Una situazione, quella della Minuto, su cui attualmente i dati e l'ufficialità non hanno sciolto ancora le riserve rimaste in sospeso nella giornata di oggi.
Una voce, quella di Azzollini, come sappiamo fuori dalla cerchia dei candidati ma non da quella della politica, una voce capace di dare un'analisi lineare e pulita di un voto di protesta che al Sud si è incanalato verso il Movimento 5 stelle e al Nord verso la Lega.
«Non mi pare che il Sud ha contribuito come forse si poteva fare a questo risultato – la vittoria della coalizione di centrodestra –, questo è un mio piccolo cruccio avendo lavorato duramente in campagna elettorale, ovviamente si pesava si potesse prendere di più», queste le parole di Azzollini che ha poi confermato come si poteva "fare meglio" per quanto riguarda la composizione delle liste.
E il pensiero non può non andare all'esclusione del senatore da questa tornata elettorale in contrasto alla candidatura al Senato nell'uninominale di Carmela Minuto; candidatura mai appoggiata da Azzollini senza troppi misteri.
Alla domanda schietta e diretta del direttore Enzo Magistà "lei avrebbe voluto esserci in questa campagna elettorale?", Azzollini ha risposto confermando la sua presenza e forse tradendo un po' di amarezza, come è giusto che sia: «Ci sono stato, forse avrei preferito esserci in altro modo ma ci sono stato. Anzi io non parlo al passato prossimo; io sto e continuerò a dare il mio contributo anche dopo le elezioni e forse addirittura con maggior vigore. Naturalmente essere candidato è meglio».
Alla luce dei risultati ci si domanda in cosa consista tale "maggior vigore" di cui parla Azzollini, se riferito alla scena cittadina o nazionale, alla luce anche della possibile ma non certa entrata in Senato proprio di Carmela Minuto. Una situazione, quella della Minuto, su cui attualmente i dati e l'ufficialità non hanno sciolto ancora le riserve rimaste in sospeso nella giornata di oggi.