Annalisa Altomare: «Quest’amministrazione non è da buttare via»
Pace fatta nel centrosinistra. La maggioranza approva il Bilancio.
martedì 30 settembre 2014
11.45
Torna il sereno nel centrosinistra. La maggioranza di centrosinistra vota compatta il Bilancio 2014 e chiude almeno per il momento i contrasti interni emersi nei giorni scorsi. «Abbiamo avviato una riflessione interna» aveva fatto sapere la segreteria del Partito Democratico non più tardi di due giorni fa di fronte al debordare delle polemiche. E da quanto è apparso ieri in aula c'è da dire che la riflessione sta dando i primi frutti.
Soprattutto ha funzionato la voce grossa del sindaco Paola Natalicchio e la minaccia pubblica di far fuori l'assessore Serena La Ghezza. Un fuoco di sbarramento che ha convinto, l'ormai ex ribelle Annalisa Altomare, a deporre l'ascia di guerra: «Chi si aspettava una reazione scomposta da parte mia rimarrà molto deluso» ha spiegato la consigliera Altomare nel suo intervento. «Un anno di amministrazione non si butta via perché c'è ancora una prospettiva di quattro anni per fare sempre meglio e per tentare di fare collettivo».
Era la prima volta che Altomare parlava pubblicamente dopo la bufera dei giorni scorsi. E sono state parole al sapore di miele, le sue. Parole che saranno sicuramente piaciute al sindaco e a tutti quelli che nelle ultime ore l'avevano accusata di eccessivo personalismo. Insomma, a tutti è parsa un'altra persona. Annalisa non soltanto ha votato "sì" al Bilancio di previsione, ma ha pure difeso convintamente l'operato dell'amministrazione: «C'è una domanda che oggi è prioritaria – ha detto ancora durante il suo intervento – è opportuno oggi mettere in discussione l'esito di una consultazione democratica che ha indicato gruppi politici e persone per il governo di una città? La risposta è no.» Parole chiare che sgombrano il campo da sospetti e accuse, un voler rassicurare tutti che non c'è nessun sabotaggio in atto nei confronti della Natalicchio.
«Sono dell'idea – ha concluso Altomare - che le amministrazioni debbano andare a scadenza naturale. Andare a votare continuamente non risolve certo i problemi della città, piuttosto rischia di generare provvisorietà su provvisorietà. Questo è il primo bilancio veramente generato da questa nuova amministrazione e c'è l'impegno oltreché l'intendimento di dare progressivamente sempre più visibilità al cambiamento che la città ha chiesto a gran voce.» Pace fatta, allora.
Almeno all'apparenza.
Soprattutto ha funzionato la voce grossa del sindaco Paola Natalicchio e la minaccia pubblica di far fuori l'assessore Serena La Ghezza. Un fuoco di sbarramento che ha convinto, l'ormai ex ribelle Annalisa Altomare, a deporre l'ascia di guerra: «Chi si aspettava una reazione scomposta da parte mia rimarrà molto deluso» ha spiegato la consigliera Altomare nel suo intervento. «Un anno di amministrazione non si butta via perché c'è ancora una prospettiva di quattro anni per fare sempre meglio e per tentare di fare collettivo».
Era la prima volta che Altomare parlava pubblicamente dopo la bufera dei giorni scorsi. E sono state parole al sapore di miele, le sue. Parole che saranno sicuramente piaciute al sindaco e a tutti quelli che nelle ultime ore l'avevano accusata di eccessivo personalismo. Insomma, a tutti è parsa un'altra persona. Annalisa non soltanto ha votato "sì" al Bilancio di previsione, ma ha pure difeso convintamente l'operato dell'amministrazione: «C'è una domanda che oggi è prioritaria – ha detto ancora durante il suo intervento – è opportuno oggi mettere in discussione l'esito di una consultazione democratica che ha indicato gruppi politici e persone per il governo di una città? La risposta è no.» Parole chiare che sgombrano il campo da sospetti e accuse, un voler rassicurare tutti che non c'è nessun sabotaggio in atto nei confronti della Natalicchio.
«Sono dell'idea – ha concluso Altomare - che le amministrazioni debbano andare a scadenza naturale. Andare a votare continuamente non risolve certo i problemi della città, piuttosto rischia di generare provvisorietà su provvisorietà. Questo è il primo bilancio veramente generato da questa nuova amministrazione e c'è l'impegno oltreché l'intendimento di dare progressivamente sempre più visibilità al cambiamento che la città ha chiesto a gran voce.» Pace fatta, allora.
Almeno all'apparenza.