Annalisa Altomare: «Occorre spirito corale e unitario. Molfetta deve ritornare ad essere di tutti»
Le dichiarazione della dottoressa Altomare nel corso di un'intervista
venerdì 3 marzo 2017
12.56
Mentre la città appare distratta dall'impegno politico diretto, i molfettesi risultano alquanto distaccati in questa fase di pre–elezioni – e occorre aggiungere: non hanno tutti i torti – c'è chi, da qualche mese, distilla pillole di sano invito alla partecipazione.
È la dottoressa Annalisa Altomare che, anche in quest'ultima intervista rilasciata al giornalista Matteo Diamante, tenta nuovamente di scuoterla: «Occorre uno spirito corale e unitario. Molfetta deve ritornare ad essere di tutti».
Il pensiero che la consigliera uscente tratteggia, già sindaco della città nei primi anni novanta, resta il filo conduttore della sua strategia politica, del suo costruire una base di coalizione che non sia il frutto della somma algebrica dei singoli, ma il risultato di una forza elettorale che salga dal basso e capace di garantire la costruzione di un'alleanza tra nuovi protagonisti che rappresentino i bisogni più avvertiti della comunità molfettese.
Ecco cosa risponde durante l'intervista: «Bisogna mettersi al servizio – scandisce al giornalista la dottoressa Altomare – e per questo bisogna fare un passo indietro rispetto al senso dell'appartenenza politica per appartenere di più alla città».
Il messaggio e la strategia è chiara. Cosa accadrà? Occorre, evidentemente, attendere che la politica cittadina giunga alle determinazioni finali considerando che, ormai, c'è poco tempo per costruire una coalizione capace, realmente, di governare la complessità che la città sta attraversando.
È la dottoressa Annalisa Altomare che, anche in quest'ultima intervista rilasciata al giornalista Matteo Diamante, tenta nuovamente di scuoterla: «Occorre uno spirito corale e unitario. Molfetta deve ritornare ad essere di tutti».
Il pensiero che la consigliera uscente tratteggia, già sindaco della città nei primi anni novanta, resta il filo conduttore della sua strategia politica, del suo costruire una base di coalizione che non sia il frutto della somma algebrica dei singoli, ma il risultato di una forza elettorale che salga dal basso e capace di garantire la costruzione di un'alleanza tra nuovi protagonisti che rappresentino i bisogni più avvertiti della comunità molfettese.
Ecco cosa risponde durante l'intervista: «Bisogna mettersi al servizio – scandisce al giornalista la dottoressa Altomare – e per questo bisogna fare un passo indietro rispetto al senso dell'appartenenza politica per appartenere di più alla città».
Il messaggio e la strategia è chiara. Cosa accadrà? Occorre, evidentemente, attendere che la politica cittadina giunga alle determinazioni finali considerando che, ormai, c'è poco tempo per costruire una coalizione capace, realmente, di governare la complessità che la città sta attraversando.