Angela Amato: «Abbiamo lasciato un Comune sano»

L'ex assessore parla dopo l'approvazione del bilancio consuntivo 2015

venerdì 15 luglio 2016
Lo scorso 7 luglio, il Commissario dottor Passerotti ha approvato, con i poteri del Consiglio, il Rendiconto 2015 così come approvato dalla Giunta Natalicchio il 26 aprile, qualche giorno prima delle dimissioni del Sindaco.

«Per rispetto istituzionale – spiega l'ex assessore al bilancio Angela Amato - ho atteso la firma del Commissario prima di esprimermi pubblicamente sui dati di questo documento che chiude i conti della nostra gestione amministrativa. Innanzitutto, con il Rendiconto, che ha ricevuto il parere positivo del Collegio dei Revisori, si conferma il rispetto del patto di stabilità 2015 e il pieno rispetto di tutti i parametri obiettivi a certificare che il Comune di Molfetta non presenta deficit strutturali nell'intero triennio 2013-2015. Un Comune sano, insomma, grazie al grande, minuzioso e coraggioso lavoro di risanamento portato avanti in questi tre anni».

Amato tiene anche a precisare che «non c'è nessun rischio di default, non ci sono buchi di bilancio, l'ordine e la trasparenza che abbiamo riportato nei conti pubblici è una garanzia per la macchina amministrativa e per i cittadinii», poichè «ne ho sentite tante su immaginari rischi di default e buchi di bilancio milionari e quindi voglio fare definitivamente chiarezza».

«Voglio infine chiarire – conclude Angela Amato – che i famosi 13 milioni e mezzo riportati nel "Prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione" che hanno allarmato qualche cittadino e hanno fatto gridare al rischio di default i soliti superesperti da bar e da socialnetwork, non rappresentano il disavanzo ma soltanto un dato che tiene conto delle somme che il comune ha prudentemente accantonato nel Fondo Crediti di Dubbia esigibilità (oltre 7milioni), dell'IMU non riscosso nel 2015 (che sarà oggetto dell'attività di accertamento e recupero da parte dell'Ufficio Tributi nei tempi previsti dalla legge) e delle somme vincolate (tra cui oltre 1milione di interessi attivi sui fondi porto che la passata amministrazione aveva erroneamente utilizzato per la spesa corrente e che, come suggerisce la Corte dei Conti, andavano invece vincolati all'opera portuale). Un dato contabile, quindi, che non deve allarmare ma che dà ulteriore visibilità agli sforzi fatti in questi tre anni per riportare il bilancio comunale sui binari della trasparenza e della legalità».