Andrea Salamina, l'uomo volante nel porto di Molfetta: «Una grande emozione»
Parla il protagonista dello spettacolo di flyboarding di sabato scorso
martedì 6 agosto 2019
9.32
Da sempre, nella storia, il sogno dell'uomo è stato quello di volare. Per molti secoli è stato un sogno impossibile, poi la tecnologia ha aiutato grazie alle invenzioni che hanno permesso, con forme diverse, di rendere possibile questa ambizione. Nonostante tutto, il fascino di chi riesce a muoversi nell'aria resta e resterà sempre, per grandi e piccoli. Il Festival "Tra cielo e mare" a Molfetta si è concluso nella giornata di ieri e senza dubbio uno dei momenti che più verranno ricordati di questo evento sarà l'esibizione di Andrea Salamina nel porto per lo spettacolo di flyboarding.
Uno sport estremo e piuttosto recente, essendo nato soltanto nel 2012 su invenzione di Franky Zapata che proprio domenica scorsa, all'indomani dell'esibizione di Salamina a Molfetta, ha compiuto un'impresa che gli ha dato notorietà a livello mondiale, essendo stato il primo uomo ad attraversare in volo la Manica con la Flyboard Air, mezzo da lui stesso creato e che gli ha permesso di compiere la traversata di 35 chilometri fra Francia e Inghilterra in circa 20 minuti. Proprio Zapata è stato ispiratore per la pratica sportiva che ormai da anni caratterizza la vita di Andrea Salamina: «Sono sempre stato appassionato di sport estremi infatti da tanti anni pratico sport acquatici e paracadutismo. Nel 2015 ho conosciuto per la prima volta il flyboarding e nel giro di due anni ho studiato da autodidatta per assumere dimestichezza con il mezzo, che è subito diventato parte integrante della mia vita. Ho fondato l'associazione sportiva Hydrofly Salento, di cui sono presidente, che permette di praticare sport acquatici adrenalinici per svago e divertimento, facendo singole lezioni o corsi per imparare a volare».
Salentino di Mesagne, Andrea si allena proprio nello scenario mozzafiato del suo Salento: «Il cuore della mia preparazione avviene a Porto Cesareo, mentre le esibizioni che faccio si svolgono ovunque io venga chiamato per esportare questo sport che negli ultimi anni sta prendendo sempre più quota grazie alle sue particolarità che incuriosiscono persone di tutte le età. Ho partecipato a due campionati italiani FIM (Federazione Italiana Motonautica riconosciuta anche dal Coni, ndr) piazzandomi in entrambi i casi al secondo posto e nell'ultimo anno sono stato felice di portare alla ribalta come istruttore il giovane Gianmarco Miri che si è laureato campione del mondo Junior al Flyboard World Championship. Per il futuro spero di poter prendere parte a delle competizioni internazionali per continuare a crescere in questa mia passione».
Inevitabile un pensiero sulla sua performance di Molfetta, quando circa duemila persone hanno visionato i suoi tre show nell'arco della serata: «Ammetto di essere stato molto emozionato nello show di sabato scorso nel porto molfettese. In primis, il colpo d'occhio dal mio punto di vista era bellissimo con tanta gente ad assistere e lo scenario mozzafiato del Duomo illuminato in notturno con la ruota panoramica dalla parte opposta. Vedere così tante persone interessante alla mia esibizione mi ha reso felice, perché ho notato sia nei piccoli che nei grandi l'apprezzamento in tutti gli spettacoli fatti e dopo ogni mia evoluzione in volo sentivo lo stupore di quanti non sono abituati a questo tipo di sport. Mi auguro che nel tempo sempre più persone possano avvicinarsi a questa pratica nonostante le difficoltà logistiche che a volte la caratterizzano e soprattutto sono certo che prima o poi tornerò a volare sulle acque di Molfetta». Insomma, non è vero che i supereroi non esistono, perché c'è chi sa compiere autentiche acrobazie muovendosi nell'aria su un mezzo che in altri tempi sarebbe stato di pura fantascienza.
Uno sport estremo e piuttosto recente, essendo nato soltanto nel 2012 su invenzione di Franky Zapata che proprio domenica scorsa, all'indomani dell'esibizione di Salamina a Molfetta, ha compiuto un'impresa che gli ha dato notorietà a livello mondiale, essendo stato il primo uomo ad attraversare in volo la Manica con la Flyboard Air, mezzo da lui stesso creato e che gli ha permesso di compiere la traversata di 35 chilometri fra Francia e Inghilterra in circa 20 minuti. Proprio Zapata è stato ispiratore per la pratica sportiva che ormai da anni caratterizza la vita di Andrea Salamina: «Sono sempre stato appassionato di sport estremi infatti da tanti anni pratico sport acquatici e paracadutismo. Nel 2015 ho conosciuto per la prima volta il flyboarding e nel giro di due anni ho studiato da autodidatta per assumere dimestichezza con il mezzo, che è subito diventato parte integrante della mia vita. Ho fondato l'associazione sportiva Hydrofly Salento, di cui sono presidente, che permette di praticare sport acquatici adrenalinici per svago e divertimento, facendo singole lezioni o corsi per imparare a volare».
Salentino di Mesagne, Andrea si allena proprio nello scenario mozzafiato del suo Salento: «Il cuore della mia preparazione avviene a Porto Cesareo, mentre le esibizioni che faccio si svolgono ovunque io venga chiamato per esportare questo sport che negli ultimi anni sta prendendo sempre più quota grazie alle sue particolarità che incuriosiscono persone di tutte le età. Ho partecipato a due campionati italiani FIM (Federazione Italiana Motonautica riconosciuta anche dal Coni, ndr) piazzandomi in entrambi i casi al secondo posto e nell'ultimo anno sono stato felice di portare alla ribalta come istruttore il giovane Gianmarco Miri che si è laureato campione del mondo Junior al Flyboard World Championship. Per il futuro spero di poter prendere parte a delle competizioni internazionali per continuare a crescere in questa mia passione».
Inevitabile un pensiero sulla sua performance di Molfetta, quando circa duemila persone hanno visionato i suoi tre show nell'arco della serata: «Ammetto di essere stato molto emozionato nello show di sabato scorso nel porto molfettese. In primis, il colpo d'occhio dal mio punto di vista era bellissimo con tanta gente ad assistere e lo scenario mozzafiato del Duomo illuminato in notturno con la ruota panoramica dalla parte opposta. Vedere così tante persone interessante alla mia esibizione mi ha reso felice, perché ho notato sia nei piccoli che nei grandi l'apprezzamento in tutti gli spettacoli fatti e dopo ogni mia evoluzione in volo sentivo lo stupore di quanti non sono abituati a questo tipo di sport. Mi auguro che nel tempo sempre più persone possano avvicinarsi a questa pratica nonostante le difficoltà logistiche che a volte la caratterizzano e soprattutto sono certo che prima o poi tornerò a volare sulle acque di Molfetta». Insomma, non è vero che i supereroi non esistono, perché c'è chi sa compiere autentiche acrobazie muovendosi nell'aria su un mezzo che in altri tempi sarebbe stato di pura fantascienza.