Ancora una tartaruga spiaggiata
Creata una task force per il monitoraggio del fenomeno
lunedì 14 luglio 2014
11.14
Continua l'escalation di spiaggiamenti di tartarughe lungo la costa. Negli ultimi giorni una femmina di caretta caretta ha terminato il suo lungo viaggio proprio all'interno del nuovo porto commerciale di Molfetta, precisamente in zona diga "Salvucci".
Per il recupero della tartaruga è stata chiesta una autorizzazione specifica alla Procura di Trani che, per il tramite del Sostituto Procuratore, Antonio Savasta prima, e del dott. Giuseppe Vacca (custode giudiziario dell'area) poi, ha reso possibile l'ingresso dei militari della locale Capitaneria di Porto, dei medici Veterinari dell'ASL, della Polizia Municipale, di Pasquale Salvemini, responsabile del centro recupero tartarughe marine di Molfetta e della ditta autorizzata al recupero e smaltimento della carcassa. La tartaruga, di oltre 80 cm di lunghezza carapace, era in avanzato stato di decomposizione ed è stata destinata all'incenerimento.
«Ormai di fatto è stata messa in campo – il commento di Salvemini - una importante task force con la locale capitaneria di porto, i medici veterinari dell'ASL, la polizia municipale ed i volontari del Centro recupero per il monitoraggio continuo di questa specie soprattutto in questo periodo in cui sono in notevole aumento gli spiaggiamenti di carcasse».
Per il recupero della tartaruga è stata chiesta una autorizzazione specifica alla Procura di Trani che, per il tramite del Sostituto Procuratore, Antonio Savasta prima, e del dott. Giuseppe Vacca (custode giudiziario dell'area) poi, ha reso possibile l'ingresso dei militari della locale Capitaneria di Porto, dei medici Veterinari dell'ASL, della Polizia Municipale, di Pasquale Salvemini, responsabile del centro recupero tartarughe marine di Molfetta e della ditta autorizzata al recupero e smaltimento della carcassa. La tartaruga, di oltre 80 cm di lunghezza carapace, era in avanzato stato di decomposizione ed è stata destinata all'incenerimento.
«Ormai di fatto è stata messa in campo – il commento di Salvemini - una importante task force con la locale capitaneria di porto, i medici veterinari dell'ASL, la polizia municipale ed i volontari del Centro recupero per il monitoraggio continuo di questa specie soprattutto in questo periodo in cui sono in notevole aumento gli spiaggiamenti di carcasse».