«Ancora spari nella notte». L'ennesima denuncia del Liberatorio
Ė accaduto la notte scorsa, quando alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi da un’auto in corsa
venerdì 1 marzo 2019
8.23
«Dopo poco più di una settimana, sempre in via Madre Teresa di Calcutta, obiettivo lo stesso portone condominiale, nuova sparatoria». A darne notizia, attraverso una nota apparsa sul proprio blog, è sempre il Liberatorio Politico di Molfetta.
«Questa volta - ricostruisce il movimento civico di Matteo d'Ingeo - è accaduto la notte scorsa alle ore 03.30 circa, quando alcuni colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi da un'auto in corsa. Martedì scorso invece i pistoleri erano a bordo di una moto e agirono nel primo pomeriggio alle ore 15.30. Gli abitanti del condominio anche stanotte (ieri, ndr) non hanno vissuto bene l'episodio e la loro preoccupazione è aumentata».
«Si teme - prosegue la nota - che la situazione possa degenerare e possa coinvolgere anche gente estranea al giro dei contendenti. L'obiettivo, a cui è rivolto l'atto intimidatorio reiterato, probabilmente è un pregiudicato che abita in quel condomino, membro di una ben nota famiglia malavitosa molfettese coinvolta negli anni '90 nelle grandi operazioni antidroga».
«Siamo in attesa che le istituzioni intervengano subito - termina il Liberatorio Politico - prima che nasca una guerra tra famiglie. Aspettiamo che ci scappi il morto?».
«Questa volta - ricostruisce il movimento civico di Matteo d'Ingeo - è accaduto la notte scorsa alle ore 03.30 circa, quando alcuni colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi da un'auto in corsa. Martedì scorso invece i pistoleri erano a bordo di una moto e agirono nel primo pomeriggio alle ore 15.30. Gli abitanti del condominio anche stanotte (ieri, ndr) non hanno vissuto bene l'episodio e la loro preoccupazione è aumentata».
«Si teme - prosegue la nota - che la situazione possa degenerare e possa coinvolgere anche gente estranea al giro dei contendenti. L'obiettivo, a cui è rivolto l'atto intimidatorio reiterato, probabilmente è un pregiudicato che abita in quel condomino, membro di una ben nota famiglia malavitosa molfettese coinvolta negli anni '90 nelle grandi operazioni antidroga».
«Siamo in attesa che le istituzioni intervengano subito - termina il Liberatorio Politico - prima che nasca una guerra tra famiglie. Aspettiamo che ci scappi il morto?».