Ancora illeciti all’ombra di Torre Calderina?

Ennesimo esposto presentato in Procura dalla Lac

martedì 8 luglio 2014 8.04
In mare, in prossimità dello sbocco del depuratore di Ruvo, a ridosso di Torre Calderina, finisce un composto grigiastro che assomiglia davvero poco ad acque depurate e si fatica pure a distinguere la lingua di fanghiglia con i ciottoli. E quella lingua di fango porta in mare anche plastica e tanto altro. Qualcosa non funziona anche perchè quel "corridoio" sarebbe abusivo, nel senso che nessuno, ad oggi, ne avrebbe richiesto l'autorizzazione ed è difficile ipotizzare che sia creato da solo.

Sulla questione, nelle scorse ore, la Lac, lega per l'abolizione della caccia, ha presentato l'ennesimo esposto in Procura a Trani. Perché diventa indispensabile capire chi, all'ombra di Torre Calderina, si permette di fare quello che gli pare.

«E' una situazione insostenibile. Chi ha a cuore l'ambiente e vuole davvero la salvaguardia di Torre Calderina e delle acque circostanti – sottolinea delegato regionale Lac, Pasquale Salvemini - non può girare la testa dall'altra parte né fingere che tutto sembri perfetto aspettando le correnti favorevoli e facendo scatti da cartolina. Bisogna intervenire subito per fermare lo scempio e preservare l'area».
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