Ancora fuochi d'artificio a Molfetta, residenti esasperati: «Nessuno interviene»
Il malcontento viaggia sui social, mentre Rinascere s'interroga: «Perché vengono esplosi?». Logrieco attacca Minervini
mercoledì 3 maggio 2023
12.01
I fuochi d'artificio, anche a Molfetta, sono un fenomeno che avviene spesso, molto probabilmente entrato a far parte dei codici della malavita locale. Al punto che chi abita tra le vie della città quasi non ci fa più caso, anche se sono quotidiane le lamentele di quanti ritengono fastidiosi i rumori, soprattutto dopo mezzanotte.
Nella tarda serata di ieri, in piazza Vittorio Emanuele, si è ripetuta la stessa saga. Di botto i palazzi di numerosi molfettesi si sono illuminati di colori ed il rumore assordante ha invaso l'intero rione. Un fenomeno che, come detto, non desta più stupore, piuttosto rassegnazione, e non solo al centro, ma in diverse zone della città dove intorno a mezzanotte c'è sempre qualcuno che sembra avere qualcosa da "festeggiare". Si tratta di una pratica non solo illegale, ma anche pericolosa.
C'è chi ritiene che tale fenomeno sia strettamente legato alla malavita cittadina, mentre su Facebook c'è pure chi ironizza sul tema: «A Molfetta è festa patronale e nessuno ne è a conoscenza: 15 minuti di fuochi artificiali senza alcun motivo nel pieno della notte come oramai accade da anni... e continuano». Per Rinascere la polveriera di ieri sarebbe durata 23 minuti: «C'era un'autorizzazione per le esplosioni? Quanto costeranno queste casse? Chi ha pagato? E chi le toglierà da lì?».
L'uso e l'abuso dei botti, anche a Molfetta, è diventato un problema. I cieli della città s'illuminano spesso, accesi da fuochi clandestini. La gente è stanca. «Perché le forze dell'ordine - si chiede ancora Rinascere - non sono intervenute nonostante le numerose segnalazioni? Ma soprattutto... perché vengono esplose?». Quello dei fuochi d'artificio è un tema trasversale, che coinvolge i due schieramenti politici: «Sindaco, ma non sarebbe forse il caso di agire?» si chiede Adamo Logrieco.
Secondo il consigliere comunale in quota Fratelli d'Italia «è mai possibile che quattro imbecilli possano allestire in una villetta comunale, nel cuore della città, una serie di fuochi d'artificio che dura oltre 15 minuti (centinaia di botti), totalmente indisturbati? Si rende conto - prosegue ancora Logrieco in un post pubblicato su Facebook rivolgendosi al sindaco Minervini - che ogni giorno a Molfetta c'è qualcuno che sfida ogni regola del vivere civile senza nessun tipo di conseguenza?».
Ed ancora: «Si rende conto - scrive ancora il coordinatore cittadino di FdI - che tra un paio di giorni questa cosa succederà di nuovo, con gli stessi pericoli per i cittadini? Ma è mai possibile che una simile follia stia diventando, nel silenzio, la normalità qui a Molfetta?». Un qualcosa di più profondo e radicato sul territorio.
Nella tarda serata di ieri, in piazza Vittorio Emanuele, si è ripetuta la stessa saga. Di botto i palazzi di numerosi molfettesi si sono illuminati di colori ed il rumore assordante ha invaso l'intero rione. Un fenomeno che, come detto, non desta più stupore, piuttosto rassegnazione, e non solo al centro, ma in diverse zone della città dove intorno a mezzanotte c'è sempre qualcuno che sembra avere qualcosa da "festeggiare". Si tratta di una pratica non solo illegale, ma anche pericolosa.
C'è chi ritiene che tale fenomeno sia strettamente legato alla malavita cittadina, mentre su Facebook c'è pure chi ironizza sul tema: «A Molfetta è festa patronale e nessuno ne è a conoscenza: 15 minuti di fuochi artificiali senza alcun motivo nel pieno della notte come oramai accade da anni... e continuano». Per Rinascere la polveriera di ieri sarebbe durata 23 minuti: «C'era un'autorizzazione per le esplosioni? Quanto costeranno queste casse? Chi ha pagato? E chi le toglierà da lì?».
L'uso e l'abuso dei botti, anche a Molfetta, è diventato un problema. I cieli della città s'illuminano spesso, accesi da fuochi clandestini. La gente è stanca. «Perché le forze dell'ordine - si chiede ancora Rinascere - non sono intervenute nonostante le numerose segnalazioni? Ma soprattutto... perché vengono esplose?». Quello dei fuochi d'artificio è un tema trasversale, che coinvolge i due schieramenti politici: «Sindaco, ma non sarebbe forse il caso di agire?» si chiede Adamo Logrieco.
Secondo il consigliere comunale in quota Fratelli d'Italia «è mai possibile che quattro imbecilli possano allestire in una villetta comunale, nel cuore della città, una serie di fuochi d'artificio che dura oltre 15 minuti (centinaia di botti), totalmente indisturbati? Si rende conto - prosegue ancora Logrieco in un post pubblicato su Facebook rivolgendosi al sindaco Minervini - che ogni giorno a Molfetta c'è qualcuno che sfida ogni regola del vivere civile senza nessun tipo di conseguenza?».
Ed ancora: «Si rende conto - scrive ancora il coordinatore cittadino di FdI - che tra un paio di giorni questa cosa succederà di nuovo, con gli stessi pericoli per i cittadini? Ma è mai possibile che una simile follia stia diventando, nel silenzio, la normalità qui a Molfetta?». Un qualcosa di più profondo e radicato sul territorio.