Ancora auto in fiamme a Molfetta. Nella notte rogo in piazza Paradiso
Le fiamme partite alle ore 03.30, l'incendio domato dai Vigili del Fuoco. Sul posto anche i Carabinieri
domenica 12 maggio 2019
10.26
Ennesimo episodio di auto che bruciano nelle notti molfettesi. L'ultimo caso, a 48 ore dall'ultimo episodio avvenuto in via Madre Teresa di Calcutta, s'è verificato alle ore 03.30 nel cuore di piazza Paradiso. Ed anche in questo caso solo il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato danni ancora peggiori.
Insomma, siamo alle solite. Un copione ormai visto e rivisto, da anni ormai. E soprattutto che rischia pure di non fare più notizia. Questa volta, nel secondo rogo notturno dall'inizio di maggio, a restare coinvolte sono state ben due autovetture: la prima, una Fiat Croma, è andata completamente distrutta, mentre un'altra, una Fiat Bravo, ha subito danni ingenti alla carrozzeria nella sola parte posteriore.
Un boato, poi il calore e il rosso accecante delle fiamme che sono divampate ed hanno avvolto le auto parcheggiate. La paura dei residenti che spesso hanno visto il fuoco giungere quasi fino all'altezza dei loro balconi e la disperazione dei proprietari dei mezzi, distrutti in pochissimi minuti. Le sirene dei Vigili del Fuoco, questa volta giunti dal Distaccamento di Corato (il personale di Molfetta era impegnato a Bitonto, nda), a squarciare il silenzio della notte.
La squadra dei Vigili del Fuoco, accorsa sul luogo per domare il rogo, non ha rinvenuto tracce di liquido infiammabile o altri elementi che possano ricondurre alla matrice dolosa. La piazza in cui s'è verificato l'episodio è stata raggiunta anche dai Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile, i quali hanno raccolto le dichiarazioni dei titolari dei mezzi coinvolti. Al vaglio anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate in piazza Paradiso.
Insomma, non è passata indenne nemmeno l'ultima notte. Altre due autovetture distrutte, in quello che sta diventando un fenomeno di proporzioni sconvolgenti, mentre salgono a 7 le auto incendiate in soli 21 giorni. E sempre per "cause sconosciute". Senza elementi inequivocabili (una bottiglia, residui di benzina o di diavolina) non compare mai nel verdetto il dolo, anche se il più delle volte (specie in assenza di precedenti sintomi di guasti elettrici) il sospetto resta evidente.
Restano dunque da capire anche i motivi per cui si sono sviluppati i precedenti incendi (in via Cavalieri di Vittorio Veneto, in via Goerlitz, in via Fontana ed in via Madre Teresa di Calcutta, nda) che hanno provocato scompiglio in vari luoghi della periferia di Molfetta, pressappoco alla stessa ora.
Insomma, siamo alle solite. Un copione ormai visto e rivisto, da anni ormai. E soprattutto che rischia pure di non fare più notizia. Questa volta, nel secondo rogo notturno dall'inizio di maggio, a restare coinvolte sono state ben due autovetture: la prima, una Fiat Croma, è andata completamente distrutta, mentre un'altra, una Fiat Bravo, ha subito danni ingenti alla carrozzeria nella sola parte posteriore.
Un boato, poi il calore e il rosso accecante delle fiamme che sono divampate ed hanno avvolto le auto parcheggiate. La paura dei residenti che spesso hanno visto il fuoco giungere quasi fino all'altezza dei loro balconi e la disperazione dei proprietari dei mezzi, distrutti in pochissimi minuti. Le sirene dei Vigili del Fuoco, questa volta giunti dal Distaccamento di Corato (il personale di Molfetta era impegnato a Bitonto, nda), a squarciare il silenzio della notte.
La squadra dei Vigili del Fuoco, accorsa sul luogo per domare il rogo, non ha rinvenuto tracce di liquido infiammabile o altri elementi che possano ricondurre alla matrice dolosa. La piazza in cui s'è verificato l'episodio è stata raggiunta anche dai Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile, i quali hanno raccolto le dichiarazioni dei titolari dei mezzi coinvolti. Al vaglio anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate in piazza Paradiso.
Insomma, non è passata indenne nemmeno l'ultima notte. Altre due autovetture distrutte, in quello che sta diventando un fenomeno di proporzioni sconvolgenti, mentre salgono a 7 le auto incendiate in soli 21 giorni. E sempre per "cause sconosciute". Senza elementi inequivocabili (una bottiglia, residui di benzina o di diavolina) non compare mai nel verdetto il dolo, anche se il più delle volte (specie in assenza di precedenti sintomi di guasti elettrici) il sospetto resta evidente.
Restano dunque da capire anche i motivi per cui si sono sviluppati i precedenti incendi (in via Cavalieri di Vittorio Veneto, in via Goerlitz, in via Fontana ed in via Madre Teresa di Calcutta, nda) che hanno provocato scompiglio in vari luoghi della periferia di Molfetta, pressappoco alla stessa ora.