Ancora assoluzioni per gli insegnanti del liceo "Tedone"

Assolte anche due professoresse molfettesi

giovedì 30 ottobre 2014 7.17
A cura di Isabel Romano
È giunta l'assoluzione dai vari capi di accusa anche per i restanti insegnanti del liceo scientifico "Tedone" di Ruvo di Puglia, tra cui due professoresse molfettesi, indagati della Procura di Trani in merito alla sospetta e poco trasparente assegnazione di incarichi ad esperti interni ed esterni dei corsi del Piano operativo nazionale (Pon) e di cui avevamo dato notizia qualche giorno fa con l'assoluzione di altri 9 insegnanti che avevano richiesto il rito abbreviato.

Lo scorso 17 ottobre il giudice del Tribunale di Trani, dott. Francesco Messina, ha dichiarato il non luogo a procedere dei confronti delle professoresse molfettesi Silvia Valentini e Concetta Gadaleta, assieme agli altri imputati Donato Giannotti, Biagio Pellegrini, Vincenzo Antonio Stragapede, Pasqaule Pasquale, Maria Teresa Pellegrini, Michele De Candia e il provveditore regionale Giovanni Lacoppola, che avevano scelto il rito ordinario e per i quali era stato inizialmente richiesto il rinvio a giudizio. Il giudice, infatti, ha assolto gli imputati dalle varie accuse di irregolarità delle nomine e dei criteri adottati per l'assegnazione degli incarichi e di abuso d'ufficio poiché i fatti non sussistono o non costituiscono reato.

Nessuna irregolarità, dunque, secondo la legge, nella gestione dei progetti Pon del liceo ruvese che vede la chiusura di una triste vicenda che, come detto in precedenza, aveva valicato i confini della sfera professionale delle persone coinvolte, non escludendo ingiuste ripercussioni sulla vita privata.

Certamente non sarà stato facile per gli insegnanti, ormai ex imputati, vivere serenamente il proprio lavoro in questi ultimi anni, in un ambiente scolastico intaccato dal dubbio, da piccole rivalità e in cui talvolta il precariato aggiunge un ulteriore carico di stress. Difficile sarà stato convivere con gli sguardi inquisitori dei colleghi che si pongono domande, che cercano tra le parole e i gesti di decretare chi ha ragione e chi no; forse ancor più difficile sarà stato sostenere gli sguardi stupiti e interrogatori dei propri alunni che ogni giorno in quella persona seduta in cattedra ripongono un po' dei loro sogni e speranze futuri. Ma la legge si è espressa e l'epilogo è stato scritto.