Anche Molfetta tappa della staffetta del centenario “l’Esercito marciava …”
Piazza Mazzini addobbata con i tricolore
sabato 23 maggio 2015
7.46
È stata accolta con tutti gli onori la staffetta organizzata dall'Esercito, in occasione del centenario dell'entrata in guerra da parte dell'Italia nella prima guerra mondiale, dal titolo "L'Esercito marciava …".
Il tricolore è arrivato a Molfetta alle ore 14, in una piazza Mazzini addobbata di bandiere storiche e non tra cui quelle delle associazioni che hanno partecipato all'evento.
Gli alfieri hanno assistito al rito dell'alzabandiera sulle note dell'inno nazionale alla presenza dei presidenti delle associazioni: per la Fondazione Anmig l'avv. Nico Bufi; per l'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro il Cav. Sergio Ragno; per l'Associazione Eredi della Storia il dott. Michele Spadavecchia; per l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci il sig. Vincenzo Piccininni; per l'Associazione Nazionale Carabinieri il Ten. Luciano Modugno; per l'Istituto Nazionale delle Guardie d'Onore alle Reali Tombe al Pantheon l'ispettore avv. Angelo Gadaleta ed il delegato di Corato, il dott. Oronzo Cassa; per l'Unuci. il Ten. Sabino Gervasio; inoltre numerose autorità tra cui il comandante dei Vigili Urbani di Molfetta, il dott. Giuseppe Gadaleta.
Numerosi i complimenti per l'iniziativa da parte degli illustri ospiti tra cui: la professoressa Nanda Amato, figlia del Generale di Corpo d'Armata Luigi Amato, pluridecorato al Valor Militare, già Sindaco di Molfetta e la professoressa Angela Alessandrini (Fidapa) che, come alcuni ospiti stranieri (tedeschi per la precisione), hanno visitato i musei allestiti presso le sedi dell'Anmig e dell'Ancr. complimentandosi per l'enorme quantità di quadri, foto e documenti presenti, tra cui gli elenchi degli oltre 500 molfettesi caduti sul campo; i circa 200 deceduti negli anni successivi alla guerra per le ferite riportate; i 1500 invalidi di guerra di cui l'associazione conserva gelosamente il loro ricordo anche attraverso la bandiera di guerra ancora sporca di sangue. Dobbiamo tutto a questi eroi che dopo quindici secoli, con un esercito tutto italiano, vinsero contro un nemico di gran lunga superiore per uomini e mezzi, liberando ed unendo l'Italia e facendo olocausto della loro giovinezza. Una targa in via Dante, dove si trovava la vecchia sede Ancr., sormontata da un lampione e restaurata a spese delle associazioni, ricorda le loro gesta eroiche. Il nostro compito, in quanto eredi di questi uomini, è tramandare la loro storia alle nuove generazioni.
Tra il plauso di tutti, compreso un folto gruppo di cittadini curiosi, si è chiusa la cerimonia.
(Sergio Ragno)
Il tricolore è arrivato a Molfetta alle ore 14, in una piazza Mazzini addobbata di bandiere storiche e non tra cui quelle delle associazioni che hanno partecipato all'evento.
Gli alfieri hanno assistito al rito dell'alzabandiera sulle note dell'inno nazionale alla presenza dei presidenti delle associazioni: per la Fondazione Anmig l'avv. Nico Bufi; per l'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro il Cav. Sergio Ragno; per l'Associazione Eredi della Storia il dott. Michele Spadavecchia; per l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci il sig. Vincenzo Piccininni; per l'Associazione Nazionale Carabinieri il Ten. Luciano Modugno; per l'Istituto Nazionale delle Guardie d'Onore alle Reali Tombe al Pantheon l'ispettore avv. Angelo Gadaleta ed il delegato di Corato, il dott. Oronzo Cassa; per l'Unuci. il Ten. Sabino Gervasio; inoltre numerose autorità tra cui il comandante dei Vigili Urbani di Molfetta, il dott. Giuseppe Gadaleta.
Numerosi i complimenti per l'iniziativa da parte degli illustri ospiti tra cui: la professoressa Nanda Amato, figlia del Generale di Corpo d'Armata Luigi Amato, pluridecorato al Valor Militare, già Sindaco di Molfetta e la professoressa Angela Alessandrini (Fidapa) che, come alcuni ospiti stranieri (tedeschi per la precisione), hanno visitato i musei allestiti presso le sedi dell'Anmig e dell'Ancr. complimentandosi per l'enorme quantità di quadri, foto e documenti presenti, tra cui gli elenchi degli oltre 500 molfettesi caduti sul campo; i circa 200 deceduti negli anni successivi alla guerra per le ferite riportate; i 1500 invalidi di guerra di cui l'associazione conserva gelosamente il loro ricordo anche attraverso la bandiera di guerra ancora sporca di sangue. Dobbiamo tutto a questi eroi che dopo quindici secoli, con un esercito tutto italiano, vinsero contro un nemico di gran lunga superiore per uomini e mezzi, liberando ed unendo l'Italia e facendo olocausto della loro giovinezza. Una targa in via Dante, dove si trovava la vecchia sede Ancr., sormontata da un lampione e restaurata a spese delle associazioni, ricorda le loro gesta eroiche. Il nostro compito, in quanto eredi di questi uomini, è tramandare la loro storia alle nuove generazioni.
Tra il plauso di tutti, compreso un folto gruppo di cittadini curiosi, si è chiusa la cerimonia.
(Sergio Ragno)