Anche il Liceo Fornari di Molfetta tra le scuole che hanno aderito a Medimex

Grande entusiasmo per i giovani artisti tra sogni e speranze

martedì 11 novembre 2014 8.00
A cura di Maria Del Rosso
Grande successo di pubblico per il Medimex, il Salone dell'Innovazione Musicale che ogni anno dona agli amanti della buona musica momenti di aggregazione, di condivisione e di speranza per la nostra terra.
L'evento si è svolto dal 30 ottobre al primo novembre presso la Fiera del Levante a Bari e ha visto la partecipazione di artisti affermati ed emergenti.
Al progetto "Medimex" hanno aderito numerose scuole tra cui il Liceo "Vito Fornari" di Molfetta.
Il preside dell'Istituto, Eugenio Scardaccione ha voluto fortemente sostenere il progetto perché i giovani hanno bisogno di conoscere l'arte in tutte le sue sfumature e anche la musica è l'arte della libertà, dell'espressione di ogni uomo.
Nell'aula magna della scuola è stato ospitato il rapper di nome Reverendo.
Inoltre, gli studenti hanno partecipato ai laboratori organizzati dagli operatori della cooperativa sociale "I bambini di Truffaut" in collaborazione con Michele Lobaccaro, fondatore del gruppo musicale dei Radiodervish.

Il Medimex è stato un luogo dove poter assaporare le diverse realtà musicali che hanno come minimo comune denominatore la voglia di porre l'attenzione al valore della musica perché è un linguaggio universale che scuote le coscienze e dà spazio alla voce dell'anima.
Il cantautore, Ivano Fossati ha raccontato agli studenti come scrivere una canzone e ha spiegato con grande entusiasmo il significato del fare musica. "La musica è lavoro", ha affermato l'artista.
Prima di comunicare bisogna prepararsi, studiare e sperimentare la propria passione che deve essere pura, originale, vera.
Fossati ha sottilineato l'importanza di andare controcorrente perché ci rende uomini liberi con la voglia di raccontare e raccontarci al mondo.
La nostra società è superficiale, il talento non viene riconosciuto e non è premiato perché domina la classica raccomandazione.
"Non c'è niente che paghi di più di andare controcorrente", ha detto Fossati.
Inoltre, l'artista si è soffermato sulla situazione in cui vive il nostro Paese ovvero in una profonda crisi culturale, sociale, economica, musicale e di valori che non hanno più nessuna importanza.
Il potere e il successo calpestano la dignità e l'onestà intellettuale degli uomini che spesso diventano gli schiavi del denaro.
L'Italia ha smarrito nel corso degli anni il valore della canzone d'autore e dimentica i grandi artisti come De Andrè e De Gregori che dovrebbero essere studiati nelle scuole per educare i giovani alla musica.
"La maggior parte delle canzoni di oggi raccontano sciocchezze", ha affermato Fossati.
E' un tempo di grande confusione anche perché la rete ha tolto l'industria discografica che già era in declino da molto tempo.
Bisognerebbe comporre canzoni serie che possano parlare dei nostri giorni, delle nostre speranze e delle nostre lotte che compiamo nella vita quotidiana.
"Bisogna sapere cosa volete raccontare, chi volete essere perché cantare canzoni vuote non paga", ha detto Fossati con grande attenzione ai giovani.
I grandi della musica come De Andrè sono artisti che hanno donato un grande patrimonio culturale all'Italia e si devono recuperare le idee, raccontarle con il talento e con la poesia.
Ivano Fossati ha concluso il suo intervento con un elogio all'artista molfettese, Caparezza. E' un talento perchè ha il merito di raccontare la storia di oggi in modo ironico, vero, originale.
E' importante ricordare che Caparezza riceverà la Targa Tenco per il miglior album dell'anno il 6 dicembre a Sanremo.

Al Medimex hanno partecipato non solo giovani studenti ma anche artisti della nostra Puglia come Antonio Castrignanò, musicista salentino e storica voce de la Notte della Taranta che ha collaborato con artisti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, The Chieftains, Goran Bregovic, Ludovico Einaudi ed altri ancora.
E' un talento particolare della Puglia che merita di essere considerato come uno dei massimi esponenti della tradizione musicale del Salento.

Castrignanò ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed è stato il compositore della colonna sonora del film NuovoMondo di Emanuele Crialese.
"Fomenta" è il suo ultimo lavoro in cui si può assaporare non solo la pizzica e la melodia particolare, ricercata ma l' amore per la propria terra e le tradizioni che non devono essere dimenticate perché siamo il frutto della nostra storia, le radici non devono cadere
nell'oblio del tempo che cambia.

Antonio Castrignanò con la sua umiltà e professionalità che lo contraddistingue da sempre ha risposto alle domande di "Molfettaviva".

Ci sono progetti futuri?
Si. "Fomenta" sta trovando un riscontro internazionale. In Italia è difficile proporre un progetto come "Fomenta" perché viviamo in una situazione di crisi e di precarietà. Il mestiere dell'artista è precario ed è difficile cercare spazi per raccontarsi.

Quali sono le emozioni che provi sul palco de la Notte della Taranta?
E' la stessa emozione che provo sugli altri palchi. Ma la condivisione, l' interazione di un momento importante amplifica l'emozione anche perché è un evento di grande successo e di comunicazione.

Ci sono collaborazioni?
Si. L'arte ti porta ad incontrare numerosi artisti che navigano con questa grande passione e si possono creare legami che sfociano in collaborazioni significative.

Cosa ti colpisce della Puglia?
La Puglia è un territorio permeabile e mi colpisce la capacità di assorbire, accogliere gente da tutte le parti d' Italia.

Un motivo per ascoltare "Fomenta".
E' un gomitolo di esperienze di questi vent' anni trascorsi attorno alla musica e alla tradizione che ha il baricentro nel Salento ma si racconta con la civiltà turca e mediorientale. E' il vissuto della nostra terra.

Poi, non sono mancati altri artisti pugliesi come Diodato e Renzo Rubino, giovani promesse del panorama musicale italiano.
Renzo Rubino è stato accolto da amici, parenti, fans con grande entusiasmo e con il desiderio di lottare per i propri i sogni perché senza passioni si spegne la magia della vita.
Un applauso caloroso ha introdotto l' incontro d'autore di Rubino con la gioia di credere che nella nostra terra ci sono i talenti e ci si puo' realizzare perché la Puglia non deve essere l'ultima spiaggia del Sud ma esige di politiche sociali e culturali attente alle nuove generazioni.
"La musica è un lavoro" è lo slogan di questa edizione del Medimex perché anche la musica vera ha bisogno di essere considerata e tutelata altrimenti l'Italia rischierebbe di cancellare la storia dei nostri artisti e di diventare un Paese senza arte e senza dignità.
Renzo Rubino ha ripercorso la sua storia artistica e ha raccontato la sua grande passione per i cantautori come Domenico Modugno.
Inoltre, si è soffermato sulla melodia italiana che è conosciuta in tutto il mondo e ha discusso sul valore della musica perché non deve essere considerata un qualcosa di Stato ma deve viaggiare ovunque e attraversare le vie infinite della sensibilità umana.
"Puglia Sounds mi ha dato l'opportunità di emergere e sono realtà importanti per stimolare l' artista a cercare un proprio percorso", ha affermato Rubino.
Poi, l'artista ha sottolineato il problema culturale che attraversa il nostro Paese perché la musica deve rivalutata. I giovani talenti che scrivono canzoni nelle loro stanze non vengono considerati perché ci sono i ragazzi dei talent che ogni anno sfornano dalle televisioni e si crea una grande confusione musicale.
"Il mestiere dell' artista è difficile e per questo con il mio gruppo abbiamo
puntato sulla diversità, sulla qualità anche perchè la musica è ricerca, è scoperta della vita di tutti i giorni. E poi, si raccoglie in musica quello che si percepisce e noi artisti abbiamo il potere di amplificare le emozioni", ha spiegato il giovane artista al suo pubblico.
In seguito, Rubino si è esibito con le sue canzoni di successo che ha proposto sul palco del Festival di Sanremo come "Il Postino" e "Ora".
Poi, ha fatto un breve assaggio di "E sempre e poi basta".
L'artista ha concluso affermando di avere dei progetti per l'anno prossimo ed attualmente è impegnato nella scrittura delle canzoni.Infine, ha svelato che da gennaio riprenderà il suo tour di concerti.
Il Medimex ha ottenuto un grande successo di presenze ed è la testimonianza più tangibile che l'arte al Sud esiste e necessita di essere stimolata e incoraggiata .