“Anastasia” il musical della Dance Company
Ultimo appuntamento di “Dance & Music Event”, la tre giorni di danza, canto e recitazione
domenica 29 giugno 2014
8.08
All'origine era una storia vera, poi è diventato un film di animazione, per trasformarsi poi, nelle creative mani della Dance Company, in un musical, "Anastasia", interpretato da tutti gli allievi della scuola.
Chiusura di grande successo per "Dance & Music Event", la tre giorni di danza, canto e recitazione organizzato proprio dalla Dance Company, con il patrocinio del Comune di Molfetta e la collaborazione della Fondazione Valente, che nel corso delle serate ha assegnato sei borse di studio.
"Anastasia", il film di animazione si ispira alla storia vera dell'ultima discendente della dinastia dei Romanov, gli ultimi zar di Russia. Intrighi di corte, avventura, amore, le componenti principali della storia. Il coraggio di una ragazzina che non ricorda nulla del suo passato, ma che continua a sentirsi una "principessa". E poi l'incontro casuale con Dimitri e il suo amico Vladimir, due fannulloni che vivono di espedienti, saranno coloro che la faranno ricongiungere con l'unica superstite della famiglia Romanov: sua nonna. Sullo sfondo la cattiveria e la malvagità impersonate da Rasputin e dal suo fido servo un pipistrello albino Bartok, nella trasposizione scenica della Dance Company si è sdoppiato in Bar e Tok, che farà di tutto perché nonna e nipote non si ricongiungano. L'amore, l'amicizia, la voglia di vivere sono più forti di qualsiasi perfidia, e alla fine come in ogni bella storia, tutto si conclude con un lieto fine.
Lieto fine, con grandi applausi e spettatori che non volevano lasciare l'Anfiteatro di Ponente, anche per gli allievi della Dance Company, che sono riusciti a portare in scena uno spettacolo composito, dove era richiesta grande padronanza del palco.
Ogni personaggio, ogni passaggio è stato perfettamente caratterizzato, sottolineato con la recitazione, il canto, la danza. Un mix perfetto fra favola, sogno e realtà, incorniciato da bei costumi e dalla splendida scenografia di Lorenzo Caradonna, una semplice videoproiezione per essere dal gran ballo di corte, ad un treno in fuga da Rasputin.
Il musical "Anastasia", nato da una idea di Antonella Battista, direttore artistico della Dance Company, ha visto la collaborazione degli insegnanti: Grazia Coppolecchia, Sara Sallustio, Valeria Ruggiero, Daniela Massari, Vito Iacobellis, Vinz Granieri, Antonio Barone, Giovanni Volpe, Domenico Tritto.
Obiettivo della scuola ha detto Antonella Battista: «è valorizzare il talento di ogni singolo allievo nella propria disciplina, dando la possibilità a ognuno di emergere attraverso la propria arte. Un' arte che è di tutti ma non per tutti, nel senso che il mestiere dell'artista richiede non solo la passione e il cuore, ma anche la testa, l'impegno e il sacrificio, tesi a migliorare di volta in volta il livello di preparazione personale e collettiva: il vero obiettivo è capire che non bisogna mai accontentarsi, ma cercare di superare sempre i propri limiti».
E con il musical "Anastasia" si è visto non solo il lavoro di un anno accademico, ma anche la crescita professionale ed artistica degli allievi in scena, che hanno saputo dare un'anima alla storia raccontata, confermata dagli applausi a scena aperta e dai commenti positivi del pubblico al termine dello spettacolo.
Chiusura di grande successo per "Dance & Music Event", la tre giorni di danza, canto e recitazione organizzato proprio dalla Dance Company, con il patrocinio del Comune di Molfetta e la collaborazione della Fondazione Valente, che nel corso delle serate ha assegnato sei borse di studio.
"Anastasia", il film di animazione si ispira alla storia vera dell'ultima discendente della dinastia dei Romanov, gli ultimi zar di Russia. Intrighi di corte, avventura, amore, le componenti principali della storia. Il coraggio di una ragazzina che non ricorda nulla del suo passato, ma che continua a sentirsi una "principessa". E poi l'incontro casuale con Dimitri e il suo amico Vladimir, due fannulloni che vivono di espedienti, saranno coloro che la faranno ricongiungere con l'unica superstite della famiglia Romanov: sua nonna. Sullo sfondo la cattiveria e la malvagità impersonate da Rasputin e dal suo fido servo un pipistrello albino Bartok, nella trasposizione scenica della Dance Company si è sdoppiato in Bar e Tok, che farà di tutto perché nonna e nipote non si ricongiungano. L'amore, l'amicizia, la voglia di vivere sono più forti di qualsiasi perfidia, e alla fine come in ogni bella storia, tutto si conclude con un lieto fine.
Lieto fine, con grandi applausi e spettatori che non volevano lasciare l'Anfiteatro di Ponente, anche per gli allievi della Dance Company, che sono riusciti a portare in scena uno spettacolo composito, dove era richiesta grande padronanza del palco.
Ogni personaggio, ogni passaggio è stato perfettamente caratterizzato, sottolineato con la recitazione, il canto, la danza. Un mix perfetto fra favola, sogno e realtà, incorniciato da bei costumi e dalla splendida scenografia di Lorenzo Caradonna, una semplice videoproiezione per essere dal gran ballo di corte, ad un treno in fuga da Rasputin.
Il musical "Anastasia", nato da una idea di Antonella Battista, direttore artistico della Dance Company, ha visto la collaborazione degli insegnanti: Grazia Coppolecchia, Sara Sallustio, Valeria Ruggiero, Daniela Massari, Vito Iacobellis, Vinz Granieri, Antonio Barone, Giovanni Volpe, Domenico Tritto.
Obiettivo della scuola ha detto Antonella Battista: «è valorizzare il talento di ogni singolo allievo nella propria disciplina, dando la possibilità a ognuno di emergere attraverso la propria arte. Un' arte che è di tutti ma non per tutti, nel senso che il mestiere dell'artista richiede non solo la passione e il cuore, ma anche la testa, l'impegno e il sacrificio, tesi a migliorare di volta in volta il livello di preparazione personale e collettiva: il vero obiettivo è capire che non bisogna mai accontentarsi, ma cercare di superare sempre i propri limiti».
E con il musical "Anastasia" si è visto non solo il lavoro di un anno accademico, ma anche la crescita professionale ed artistica degli allievi in scena, che hanno saputo dare un'anima alla storia raccontata, confermata dagli applausi a scena aperta e dai commenti positivi del pubblico al termine dello spettacolo.