Amministrazione Natalicchio ad un passo da una crisi irreversibile?
La maggioranza è un miraggio. Ormai è caos
lunedì 18 gennaio 2016
12.28
Sono passate solo due settimane dall'inizio del nuovo anno e le dinamiche politico-amministrative cittadine stanno vertiginosamente precipitando e forse l'esito è scontato. Nelle ultime ore il sindaco Natalicchio sta verificando gli uomini e le donne a supporto in Consiglio comunale.
Facciamo bene i conti: dando per scontate le criticità e le perplessità dell'ex sindaco Annalisa Altomare (PD-DeC), di Sergio de Pinto (PD-DeC) e Lia de Ceglia (PD-DeC), mostrata la forte criticità da parte del Presidente dimissionario della Commissione Affari Generali, Roberto la Grasta (PD), considerato il silenzio di Guglielmo Minervini e dei due consiglieri di riferimento Damiano Angeletti (DeP) e Davide de Candia (DeP) il cui movimento avrebbe chiesto un azzeramento della giunta da ritenersi legittimo a fronte di un PD spaccato e scomparso, nota la querelle tra il sindaco ed il consigliere Ignazio Cirillo la cui incompatibilità a svolgere il ruolo di consigliere comunale sarebbe stata confermata dal Segretario Generale su richiesta dello stesso sindaco. Forti inolte, le voci sulle criticità del Centro Democratico, rappresentato da Leonardo Siragusa. Al sindaco Natalicchio, dunque, resta ben poco su cui riflettere e su cui "contare".
E' il 18 di gennaio, il PD, è ormai orfano, da ben 18 giorni, del segretario dimessosi con decorrenza 31 dicembre 2015, anche se le dimissioni non sarebbero mai state formalizzate.
Negli ultimi giorni si è potuto assistere ad un vero e proprio "zoo politico", soprattutto sui social network, tra i firmatari di un'istanza resa poi pubblica ed avanzata al sindaco Paola Natalicchio dal gruppo "Democrazia e Cambiamento" e dal consigliere Roberto la Grasta già ex presidente, ed alla cui istanza, oltre che alle dimissioni di quest'ultimo dalla presidenza dalla Commissione Affari Generali, non è pervenuta alcuna risposta da parte del Primo Cittadino.
Si è assistito ad un vero e proprio linciaggio mediatico a cospetto di alcuni consiglieri comunali rei di aver alzato i toni della politica o di essere restati in silenzio di protesta politica come il consigliere Onofrio Pappagallo (Signora Molfetta).
Circolano voci in città secondo cui i consiglieri comunali di opposizione stiano bussando alle porte dei consiglieri di maggioranza per sfiduciare il sindaco; altre voci sostengono l'esatto contrario. E circolano voci, secondo cui, questa operazione sia sponsorizzata da sfere politiche extra cittadine.
Ci si chiede a questo punto se il dado non sia già stato tratto o se vi sono le possibilità o i presupposti affinchè l'ex segretario del Partito Democratico Piero de Nicolo, possa ricomporre il quadro garantendo supporto al sindaco con l'interezza del suo gruppo consiliare o se non sia lo stesso Partito Democratico, nella sua interezza, insieme ad altre forze e uomini del centrosinistra, a porre fine all'esperienza amministrativa di Paola Natalicchio. Quanto sta accadendo nelle ultime ore a cospetto del consigliere Ignazio Cirillo (SEL) ci pone una riflessione in merito alla utilità di rilevarne la incompatibilità e in merito a chi possa avergli assegnato quel ruolo che putacaso "solo oggi" lo rende incompatibile.
Dall'altra parte della barricata, vi è, il contenitore targato Saverio Tammacco-Michele Emiliano (Governatore della Puglia e Segretario regionale PD), e dall'altra parte ancora c'è il contenitore targato Antonio Azzollini che nella conferenza all'Hotel Garden del 9 gennaio 2016 aveva dichiarato: "Loro sono quelli che parlavano di legalità? La verità è che commettono illeciti che ora mostreremo carte alla mano a tutti i cittadini". Lo stesso Azzollini, quindi, dichiarava pubblicamente di aver denunciato il sindaco Natalicchio per illeciti amministrativi e lo ha fatto dopo oltre 30 mesi di silenzio affiancato da Luigi Roselli e dalla consigliera comunale Carmela Minuto, la cui vicinanza all'ex sindaco di Molfetta Antonio Azzollini, toglie ogni possibilità all'attuale sindaco Natalicchio di poter chiedere nuovamente supporto numerico alla stessa consigliera in occassione di un eventuale convocazione di Massima Assise.
I motivi di questa irreversibile crisi? A noi piace dire e supporre che si tratti di una vera e propria reazione di alcuni consiglieri comunali alla mortificazione subita dai partiti nel metodo decisionale, nonchè una reazione al fango mediatico subito ad opera di persone, associazioni e strutture vicine al Primo Cittadino che mai ha espresso solidarietà umana e politica ai destinatari. La situazione è in costante "movimento" ed aggiornamento e non si escludono già colpi di scena nelle prossime ore.
Facciamo bene i conti: dando per scontate le criticità e le perplessità dell'ex sindaco Annalisa Altomare (PD-DeC), di Sergio de Pinto (PD-DeC) e Lia de Ceglia (PD-DeC), mostrata la forte criticità da parte del Presidente dimissionario della Commissione Affari Generali, Roberto la Grasta (PD), considerato il silenzio di Guglielmo Minervini e dei due consiglieri di riferimento Damiano Angeletti (DeP) e Davide de Candia (DeP) il cui movimento avrebbe chiesto un azzeramento della giunta da ritenersi legittimo a fronte di un PD spaccato e scomparso, nota la querelle tra il sindaco ed il consigliere Ignazio Cirillo la cui incompatibilità a svolgere il ruolo di consigliere comunale sarebbe stata confermata dal Segretario Generale su richiesta dello stesso sindaco. Forti inolte, le voci sulle criticità del Centro Democratico, rappresentato da Leonardo Siragusa. Al sindaco Natalicchio, dunque, resta ben poco su cui riflettere e su cui "contare".
E' il 18 di gennaio, il PD, è ormai orfano, da ben 18 giorni, del segretario dimessosi con decorrenza 31 dicembre 2015, anche se le dimissioni non sarebbero mai state formalizzate.
Negli ultimi giorni si è potuto assistere ad un vero e proprio "zoo politico", soprattutto sui social network, tra i firmatari di un'istanza resa poi pubblica ed avanzata al sindaco Paola Natalicchio dal gruppo "Democrazia e Cambiamento" e dal consigliere Roberto la Grasta già ex presidente, ed alla cui istanza, oltre che alle dimissioni di quest'ultimo dalla presidenza dalla Commissione Affari Generali, non è pervenuta alcuna risposta da parte del Primo Cittadino.
Si è assistito ad un vero e proprio linciaggio mediatico a cospetto di alcuni consiglieri comunali rei di aver alzato i toni della politica o di essere restati in silenzio di protesta politica come il consigliere Onofrio Pappagallo (Signora Molfetta).
Circolano voci in città secondo cui i consiglieri comunali di opposizione stiano bussando alle porte dei consiglieri di maggioranza per sfiduciare il sindaco; altre voci sostengono l'esatto contrario. E circolano voci, secondo cui, questa operazione sia sponsorizzata da sfere politiche extra cittadine.
Ci si chiede a questo punto se il dado non sia già stato tratto o se vi sono le possibilità o i presupposti affinchè l'ex segretario del Partito Democratico Piero de Nicolo, possa ricomporre il quadro garantendo supporto al sindaco con l'interezza del suo gruppo consiliare o se non sia lo stesso Partito Democratico, nella sua interezza, insieme ad altre forze e uomini del centrosinistra, a porre fine all'esperienza amministrativa di Paola Natalicchio. Quanto sta accadendo nelle ultime ore a cospetto del consigliere Ignazio Cirillo (SEL) ci pone una riflessione in merito alla utilità di rilevarne la incompatibilità e in merito a chi possa avergli assegnato quel ruolo che putacaso "solo oggi" lo rende incompatibile.
Dall'altra parte della barricata, vi è, il contenitore targato Saverio Tammacco-Michele Emiliano (Governatore della Puglia e Segretario regionale PD), e dall'altra parte ancora c'è il contenitore targato Antonio Azzollini che nella conferenza all'Hotel Garden del 9 gennaio 2016 aveva dichiarato: "Loro sono quelli che parlavano di legalità? La verità è che commettono illeciti che ora mostreremo carte alla mano a tutti i cittadini". Lo stesso Azzollini, quindi, dichiarava pubblicamente di aver denunciato il sindaco Natalicchio per illeciti amministrativi e lo ha fatto dopo oltre 30 mesi di silenzio affiancato da Luigi Roselli e dalla consigliera comunale Carmela Minuto, la cui vicinanza all'ex sindaco di Molfetta Antonio Azzollini, toglie ogni possibilità all'attuale sindaco Natalicchio di poter chiedere nuovamente supporto numerico alla stessa consigliera in occassione di un eventuale convocazione di Massima Assise.
I motivi di questa irreversibile crisi? A noi piace dire e supporre che si tratti di una vera e propria reazione di alcuni consiglieri comunali alla mortificazione subita dai partiti nel metodo decisionale, nonchè una reazione al fango mediatico subito ad opera di persone, associazioni e strutture vicine al Primo Cittadino che mai ha espresso solidarietà umana e politica ai destinatari. La situazione è in costante "movimento" ed aggiornamento e non si escludono già colpi di scena nelle prossime ore.