Altre bombe a Torre Gavetone: in corso la rimozione. Domani in brillamento
Il gruppo SDAI di Taranto a lavoro in acqua. Capitaneria in azione per la sicurezza
martedì 23 febbraio 2021
10.59
L'operazione di bonifica dagli ordigni bellici in località Torre Gavetone a Molfetta continua: stamani, infatti, complice anche le ottime condizioni meteo, gli uomini del Gruppo SDAI di Taranto sono impegnati nella rimozione delle bombe individuate nei giorni scorsi sul fondale a pochi metri di distanza dalla spiaggia.
A disporre l'intervento la Prefettura di Bari in sinergia con il Comune di Molfetta ma anche con la Capitaneria di Molfetta, sul posto per la gestione della sicurezza dell'intervento: se stamani, infatti, l'attenzione sarà massima circa il recupero degli ordigni e il loro trasferimento, domani invece avverrà il brillamento a diverse migliaia di distanza dalla litoranea locale come già accaduto per altre bombe rinvenute sempre nel tratto di mare prospiciente Torre Gavetone.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta, Comandante di Fregata Armando Piacentino, ha disposto che "Durante le operazioni di rimorchio degli ordigni è fatto obbligo a tutte le unità di navigare mantenendosi a distanza prudenziale di sicurezza di almeno 100 (cento) metri e ad una velocità massima di 3 (tre) nodi o comunque alla velocità minima per navigare in sicurezza, ponendo la massima attenzione alle eventuali segnalazioni provenienti dalle imbarcazioni impegnate nel trasferimento".
Inoltre "Nelle aree individuate nella planimetria in allegato alla presente ordinanza, durante le operazioni di brillamento, lo specchio acqueo interessato dalle attività di bonifica, entro un raggio di 500 (cinquecento) metri dal punto di brillamento, viene interdetto alla navigazione, transito, ancoraggio e sosta di qualsiasi mezzo navale, ed in generale, a qualsiasi attività di superficie e subacquea; nonché, entro un raggio di 1400 (millequattrocento) metri dal medesimo punto, viene interdetto alla balneazione ed alle immersioni subacquee, sportive e professionali".
Secondo la programmazione dell'amministrazione comunale la bonifica dovrebbe concludersi entro la stagione estiva quando la fruizione della spiaggia dovrebbe tornare libera con l'eliminazione del divieto di balneazione, vigente da decenni nonostante il luogo sia preso d'assalto da centinaia di bagnanti ogni estate.
A disporre l'intervento la Prefettura di Bari in sinergia con il Comune di Molfetta ma anche con la Capitaneria di Molfetta, sul posto per la gestione della sicurezza dell'intervento: se stamani, infatti, l'attenzione sarà massima circa il recupero degli ordigni e il loro trasferimento, domani invece avverrà il brillamento a diverse migliaia di distanza dalla litoranea locale come già accaduto per altre bombe rinvenute sempre nel tratto di mare prospiciente Torre Gavetone.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta, Comandante di Fregata Armando Piacentino, ha disposto che "Durante le operazioni di rimorchio degli ordigni è fatto obbligo a tutte le unità di navigare mantenendosi a distanza prudenziale di sicurezza di almeno 100 (cento) metri e ad una velocità massima di 3 (tre) nodi o comunque alla velocità minima per navigare in sicurezza, ponendo la massima attenzione alle eventuali segnalazioni provenienti dalle imbarcazioni impegnate nel trasferimento".
Inoltre "Nelle aree individuate nella planimetria in allegato alla presente ordinanza, durante le operazioni di brillamento, lo specchio acqueo interessato dalle attività di bonifica, entro un raggio di 500 (cinquecento) metri dal punto di brillamento, viene interdetto alla navigazione, transito, ancoraggio e sosta di qualsiasi mezzo navale, ed in generale, a qualsiasi attività di superficie e subacquea; nonché, entro un raggio di 1400 (millequattrocento) metri dal medesimo punto, viene interdetto alla balneazione ed alle immersioni subacquee, sportive e professionali".
Secondo la programmazione dell'amministrazione comunale la bonifica dovrebbe concludersi entro la stagione estiva quando la fruizione della spiaggia dovrebbe tornare libera con l'eliminazione del divieto di balneazione, vigente da decenni nonostante il luogo sia preso d'assalto da centinaia di bagnanti ogni estate.