Settimana di caldo record: timori per la produzione di olio
E' la settimana più calda dell'estate
sabato 5 agosto 2017
11.01
Un'altra ondata di caldo torrido ha raggiunto l'Italia rendendo ancora più grave il problema della siccità nelle campagne.
Secondo gli esperti potrebbe essere l'ondata di caldo più intensa non solo dell'estate 2017 ma anche degli ultimi anni.
Intanto, si aggrava la stima dei danni all'agricoltura che, secondo le verifiche da parte dei tecnici di Coldiretti Puglia, ha toccato già i 143 milioni di euro a causa della siccità che sta caratterizzando la torrida estate 2017.
«Sono disastrosi gli effetti della mancanza di acqua, associata a colpi di calore, su tutte le produzioni», denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, «a partire dal grano, con la produzione crollata del 50 per cento, ortaggi in pieno caldo resi invendibili dalle scottature, costi esponenzialmente lievitati per irrigare l'uva da tavola e da vino per non rischiare di perdere il prodotto, fino all'olivicoltura, dove gli alberi sono in evidente sofferenza con la cascula delle olive e la parte vegetativa asfittica».
Il timore degli operatori del settore è che quest'anno la produzione di olio potrebbe subire una riduzione fino al 50 per cento.
Secondo gli esperti potrebbe essere l'ondata di caldo più intensa non solo dell'estate 2017 ma anche degli ultimi anni.
Intanto, si aggrava la stima dei danni all'agricoltura che, secondo le verifiche da parte dei tecnici di Coldiretti Puglia, ha toccato già i 143 milioni di euro a causa della siccità che sta caratterizzando la torrida estate 2017.
«Sono disastrosi gli effetti della mancanza di acqua, associata a colpi di calore, su tutte le produzioni», denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, «a partire dal grano, con la produzione crollata del 50 per cento, ortaggi in pieno caldo resi invendibili dalle scottature, costi esponenzialmente lievitati per irrigare l'uva da tavola e da vino per non rischiare di perdere il prodotto, fino all'olivicoltura, dove gli alberi sono in evidente sofferenza con la cascula delle olive e la parte vegetativa asfittica».
Il timore degli operatori del settore è che quest'anno la produzione di olio potrebbe subire una riduzione fino al 50 per cento.