Alle 14 la difesa davanti alla Giunta
Diversi i capi di imputazione. E spunta la “leggina” Azzollini
giovedì 18 giugno 2015
7.39
Il senatore Antonio Azzollini si presenterà alle 14 davanti a Dario Stefano e alla Giunta per le immunità del Senato per spiegare la propria posizione all'interno dell'inchiesta sulla bancarotta della Casa Divina Provvidenza.
L'ex sindaco starebbe organizzando la propria difesa personalmente per smontare tutti i capi di imputazione, convinto di poter dimostrare la propria innocenza. Anzi, la stampa nazionale riferisce che non è scontato che la Giunta si esprima a favore del suo arresto, come poteva sembrare in un primo momento, mentre sulla ormai famosa frase che avrebbe riferito ad alcune suore è intervenuto Angelino Alfano: a SkyTg24 il Ministro degli Interni e leader del Nuovo Centro Destra ha riferito che non "sono un'intercettazione ma sono riferite da altri che non so chi siano e questo ha un altro peso".
Intanto, però, emerge un altro retroscena dell'inchiesta: i magistrati tranesi si preparerebbero a sollevare questione di legittimità costituzionale sulla "leggina" Azzollini, un emendamento della Legge di stabilità del 2013 approvato dalla Commissione Bilancio, che avrebbe favorito indebitamente la casa della Divina Provvidenza, secondo l'opinione della Procura.
A tal proposito ci sarebbero "dubbi sulla compatibilità comunitaria della misura in materia di aiuti di Stato", commenta all'Ansa Antonio Uricchio, professore di diritto tributario e rettore dell'Università di Bari, consulente dei pm di Trani.
L'ex sindaco starebbe organizzando la propria difesa personalmente per smontare tutti i capi di imputazione, convinto di poter dimostrare la propria innocenza. Anzi, la stampa nazionale riferisce che non è scontato che la Giunta si esprima a favore del suo arresto, come poteva sembrare in un primo momento, mentre sulla ormai famosa frase che avrebbe riferito ad alcune suore è intervenuto Angelino Alfano: a SkyTg24 il Ministro degli Interni e leader del Nuovo Centro Destra ha riferito che non "sono un'intercettazione ma sono riferite da altri che non so chi siano e questo ha un altro peso".
Intanto, però, emerge un altro retroscena dell'inchiesta: i magistrati tranesi si preparerebbero a sollevare questione di legittimità costituzionale sulla "leggina" Azzollini, un emendamento della Legge di stabilità del 2013 approvato dalla Commissione Bilancio, che avrebbe favorito indebitamente la casa della Divina Provvidenza, secondo l'opinione della Procura.
A tal proposito ci sarebbero "dubbi sulla compatibilità comunitaria della misura in materia di aiuti di Stato", commenta all'Ansa Antonio Uricchio, professore di diritto tributario e rettore dell'Università di Bari, consulente dei pm di Trani.