Allarme in porto, altri due furti sulle imbarcazioni da pesca
Nel mirino dei ladri due motopescherecci: sparite numerose attrezzature. Indagano i Carabinieri
lunedì 19 aprile 2021
13.48
Ladri di attrezzi nautici ancora in azione all'interno del porto di Molfetta, che ospita imbarcazioni da pesca di piccole e medie dimensioni. Nella notte fra sabato e domenica scorsi, infatti, da due motopescherecci ormeggiati sono sparite alcune attrezzature come radar, ecoscandagli, computer di bordo e altri attrezzi.
Qualcuno, infatti, col favore dell'oscurità, è salito a bordo delle due barche compiendo l'ennesima razzia. A scoprire l'accaduto i titolari delle due imbarcazioni che hanno allertato i Carabinieri della locale Compagnia a cui sono state regolarmente presentate le denunce: il danno è stato quantificato in 30mila euro e a quello si aggiunge anche la beffa del fatto che i due motopescherecci sono costretti a restare fermi dal momento che senza la strumentazione non possono navigare.
Il colpo risalirebbe alla notte tra sabato e domenica, ma nessuno ha visto o sentito nulla nonostante la zona portuale si trovi a pochi passi dalla banchina San Domenico e nemmeno troppo lontano dalla sede della Capitaneria di Porto. E purtroppo non si tratta di un caso isolato: nella notte fra il 26 ed il 27 marzo, infatti, tre uomini con i volti travisati assalirono un motopeschereccio, depredandolo di numerose attrezzature di bordo, fra cui l'ecoscandaglio e il trasmettitore GPS.
Nella speranza che il porto non diventi terra di nessuno a causa dei furti, le indagini vanno avanti: al vaglio degli inquirenti le immagini di videosorveglianza della zona, mentre da più parti si chiede l'installazione di nuove telecamere in vari punti strategici per evitare l'escalation di furti che sta penalizzando i pescatori.
Qualcuno, infatti, col favore dell'oscurità, è salito a bordo delle due barche compiendo l'ennesima razzia. A scoprire l'accaduto i titolari delle due imbarcazioni che hanno allertato i Carabinieri della locale Compagnia a cui sono state regolarmente presentate le denunce: il danno è stato quantificato in 30mila euro e a quello si aggiunge anche la beffa del fatto che i due motopescherecci sono costretti a restare fermi dal momento che senza la strumentazione non possono navigare.
Il colpo risalirebbe alla notte tra sabato e domenica, ma nessuno ha visto o sentito nulla nonostante la zona portuale si trovi a pochi passi dalla banchina San Domenico e nemmeno troppo lontano dalla sede della Capitaneria di Porto. E purtroppo non si tratta di un caso isolato: nella notte fra il 26 ed il 27 marzo, infatti, tre uomini con i volti travisati assalirono un motopeschereccio, depredandolo di numerose attrezzature di bordo, fra cui l'ecoscandaglio e il trasmettitore GPS.
Nella speranza che il porto non diventi terra di nessuno a causa dei furti, le indagini vanno avanti: al vaglio degli inquirenti le immagini di videosorveglianza della zona, mentre da più parti si chiede l'installazione di nuove telecamere in vari punti strategici per evitare l'escalation di furti che sta penalizzando i pescatori.