Alessio Rega, l’autore di Girodivita, a Molfetta per un nuovo libro
Il giovane scrittore racconta il suo primo romanzo in una intervista
lunedì 15 dicembre 2014
7.37
Alessio Rega è un giovane giornalista barese. E' laureato in Comunicazione sociale, istituzionale e politica. Lavora per la Rekla adv. Ha pubblicato il suo romanzo "Girodivita" ed è in tour di presentazione con le scuole e con le librerie. Attualmente è impegnato nella scrittura del suo secondo romanzo che sarà ambientato proprio a Molfetta. Ed è qui che lo abbiamo incontrato mentre girava tra le vie del Borgo Antico, per studiarlo, per analizzarne la bellezza artistica, per conoscere le tradizioni e per scrivere una storia d'amore particolare tutta da scoprire.
"Girodivita" è il tuo primo romanzo. Quale emozione hai provato quando è stato pubblicato?
E' stata una bellissima emozione trovare il mio libro accanto ai romanzi dei grandi autori come Ammaniti. Dopo tanti anni di lavoro, di attesa è stato pubblicato il mio romanzo.
Il protagonista del romanzo è Gabriele. Secondo te l'adolescente di oggi si potrebbe rispecchiare facilmente in Gabriele?
Si. Quando ho iniziato a scrivere ho pensato subito di scrivere un romanzo in cui il lettore si potesse riconoscere nei personaggi che ho raccontato. Le situazioni in cui vive Gabriele sono quotidiane come il rapporto con i genitori, con le ragazze, con gli insegnanti e con i coetanei.
Nel romanzo è trattato un argomento molto importante che riguarda la difficoltà di essere figli di genitori separati. Secondo te quanto è importante creare un confronto con i giovani? Si è smarrita la qualità della comunicazione?
C'è un cambiamento della famiglia italiana. Sono aumentati i casi di genitori separati, divorziati che portano i giovani a vivere in una situazione di solitudine. Oggigiorno si conduce una vita frenetica per il lavoro e per questo si preferisce la comunicazione virtuale con un sms o con un messaggio sui social network. Le relazioni diventano fredde, veloci e non è un fattore positivo per la comunicazione.
Ci sono tratti autobiografici nel romanzo?
C'è tutto e niente di me. La storia non è autobiografica ma ci sono sentimenti, emozioni, situazioni che ogni persona ha vissuto.
Il romanzo è ambientato a Bari. Quali aspetti della città ti colpiscono?
Bari è la città che conosco dal punto di vista dell'architettura e dell'urbanistica. Sono interessanti gli scorci che ci sono dal lungomare al borgo Murattiano. Gli aspetti che ho messo in risalto riguardano la borghesia tipica di Bari con i suoi pregi e con i suoi difetti.
Un motivo per leggere "Girodivita"?
Girodivita è un romanzo adatto a tutti. Ogni persona può riconoscersi in ogni protagonista della storia.
Una giovane adolescente di nome Malala ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2014. Ha affermato: "Un libro, un insegnante e una penna possono cambiare il mondo". La scrittura è una delle migliori armi per compiere un atto di libertà, di rivoluzione culturale?
Bisognerebbe condurre una battaglia culturale. Leggere, scrivere rendono le persone libere e capaci di avere più visioni del mondo e sviluppano una coscienza. Maggiore è la crescita intellettuale e maggiore sarà la possibilità di migliorare la nostra società.
"Girodivita" è il tuo primo romanzo. Quale emozione hai provato quando è stato pubblicato?
E' stata una bellissima emozione trovare il mio libro accanto ai romanzi dei grandi autori come Ammaniti. Dopo tanti anni di lavoro, di attesa è stato pubblicato il mio romanzo.
Il protagonista del romanzo è Gabriele. Secondo te l'adolescente di oggi si potrebbe rispecchiare facilmente in Gabriele?
Si. Quando ho iniziato a scrivere ho pensato subito di scrivere un romanzo in cui il lettore si potesse riconoscere nei personaggi che ho raccontato. Le situazioni in cui vive Gabriele sono quotidiane come il rapporto con i genitori, con le ragazze, con gli insegnanti e con i coetanei.
Nel romanzo è trattato un argomento molto importante che riguarda la difficoltà di essere figli di genitori separati. Secondo te quanto è importante creare un confronto con i giovani? Si è smarrita la qualità della comunicazione?
C'è un cambiamento della famiglia italiana. Sono aumentati i casi di genitori separati, divorziati che portano i giovani a vivere in una situazione di solitudine. Oggigiorno si conduce una vita frenetica per il lavoro e per questo si preferisce la comunicazione virtuale con un sms o con un messaggio sui social network. Le relazioni diventano fredde, veloci e non è un fattore positivo per la comunicazione.
Ci sono tratti autobiografici nel romanzo?
C'è tutto e niente di me. La storia non è autobiografica ma ci sono sentimenti, emozioni, situazioni che ogni persona ha vissuto.
Il romanzo è ambientato a Bari. Quali aspetti della città ti colpiscono?
Bari è la città che conosco dal punto di vista dell'architettura e dell'urbanistica. Sono interessanti gli scorci che ci sono dal lungomare al borgo Murattiano. Gli aspetti che ho messo in risalto riguardano la borghesia tipica di Bari con i suoi pregi e con i suoi difetti.
Un motivo per leggere "Girodivita"?
Girodivita è un romanzo adatto a tutti. Ogni persona può riconoscersi in ogni protagonista della storia.
Una giovane adolescente di nome Malala ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2014. Ha affermato: "Un libro, un insegnante e una penna possono cambiare il mondo". La scrittura è una delle migliori armi per compiere un atto di libertà, di rivoluzione culturale?
Bisognerebbe condurre una battaglia culturale. Leggere, scrivere rendono le persone libere e capaci di avere più visioni del mondo e sviluppano una coscienza. Maggiore è la crescita intellettuale e maggiore sarà la possibilità di migliorare la nostra società.