Alba di fuoco in via Michiello: due auto distrutte, una terza danneggiata

Il rogo alle ore 04.50. I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme e fatto evacuare un palazzo, indagano i Carabinieri

lunedì 10 maggio 2021 10.01
A cura di Nicola Miccione
Due autovetture incenerite, una terza colpita nel lato anteriore dalle fiamme che hanno anche danneggiato il portone d'ingresso di un palazzo, subito evacuato a scopo precauzionale. Devastante il rogo che ha colpito tre veicoli parcheggiati in via Michiello, a Molfetta. Ma le cause al momento non sono per nulla chiare.

Erano circa le ore 04.50 quando alcuni cittadini si sono allarmati per alcuni scoppi, di pneumatici e di vetri, sentiti nel raggio di decine di metri. Poi il fumo, denso, con il suo odore acre. Si sono vissuti momenti di grande apprensione. Sono stati chiamati i Vigili del Fuoco, giunti sul posto in pochi minuti, ma le fiamme partite dalla prima auto, una Dacia Duster, avvolta dal fuoco, hanno distrutto pure una Chevrolet Aveo in un effetto domino. Erano parcheggiate l'una accanto all'altra.

A brevissima distanza anche una Lancia Musa, fortunatamente soltanto lambita nel lato anteriore. Le fiamme, inoltre, hanno danneggiato il portone ligneo di una palazzina adiacente, invasa dal fumo. È stato necessario, in via precauzionale, da parte del personale arrivato dal Distaccamento di Molfetta predisporre il piano di evacuazione dell'edificio: gli inquilini, infatti, hanno dovuto lasciare temporaneamente le loro abitazioni per consentire la messa in sicurezza della palazzina.

Alba di fuoco in via Michiello: due auto distrutte, una terza danneggiata
Alba di fuoco in via Michiello: due auto distrutte, una terza danneggiata
Alba di fuoco in via Michiello: due auto distrutte, una terza danneggiata
Alba di fuoco in via Michiello: due auto distrutte, una terza danneggiata

I condomini son potuti rientrare nei rispettivi appartamenti soltanto quando gli uomini del 115 hanno terminato i vari accertamenti. Sul posto, inoltre, sono giunti anche i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile per le consuete indagini. Per ora, stando a quanto rilevato sul posto (non sono state trovate tracce di dolo), le cause scatenanti restano ignote. I militari stanno cercando di capire se possa essersi trattato di un caso doloso e, nel caso, quale possa essere l'eventuale movente.

Le indagini dei militari della locale Compagnia sono in corso: gli inquirenti, alla ricerca di eventuali telecamere che possono essere utili per l'attività investigativa, propendono per l'origine dolosa, ma è prematuro fare ipotesi. Il Liberatorio Politico, intanto, da sempre attento a fenomeni simili attende «qualche dichiarazione del sindaco che in occasione di un incendio simile, in via Zuppetta, dichiarò di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento a carico dei responsabili».

«Da allora - si legge sul blog del movimento di Matteo d'Ingeo - nominò un legale che doveva seguire gli sviluppi dell'indagine, ma da allora i cittadini, che pagano con le loro tasse le costituzioni di parte civile del Comune, non sanno nulla di quanto è stato fatto e di quello che intende fare il sindaco dopo questo rogo».