Al teatro Don Bosco va in scena La morte di carnevale

Progetto realizzato dai giovani della Confraternita di Sant’Antonio

mercoledì 27 gennaio 2016 8.00
I giorni 13, 14, 20 e 21 Febbraio 2016 andrà in scena presso l'Auditorium Don Bosco la commedia La morte di carnevale (1928), uno dei lavori teatrali più riusciti del grande autore napoletano Raffaele Viviani.

Complessa nella sua semplicità, la trama costituisce uno straordinario spaccato d'epoca, una pungente ma esilarante vetrina del variegato animo umano. È la storia di una piccola comunità governata dal vecchio usuraio Pasquale Capuozzi, soprannominato Carnevale, e di quanto accade alla sua morte, tra menzogne e avidità, miserie morali e materiali, sogni irrealizzati e illusioni che s'infrangono nell'amara realtà quotidiana dei protagonisti.

Il progetto è ancora una volta frutto dell'impegno, della dedizione, della passione per l'arte drammaturgica del gruppo dei giovani della Confraternita di Sant'Antonio di Molfetta.

Dopo lo straordinario successo de Lo Scalfalietto di Eduardo Scarpetta, messo in scena esattamente un anno fa, il secolare sodalizio antoniano conferma la sua fiducia nelle giovani leve della confraternita e nella voglia di trasmettere, anche attraverso l'ilarità, la comicità, la levità del linguaggio popolare, la tradizione intramontabile del teatro e della letteratura napoletana, che è un patrimonio comune da apprezzare, rivalutare e trasmettere alle generazioni future.
La giovane compagnia teatrale prosegue il suo impegno culturale con la riproposizione di spettacoli incentrati su testi tipicamente "meridionali", che prendono credibilità e vigore dalla lingua viva del popolo. Lingua che costituisce il nostro più grande bagaglio culturale e che dobbiamo continuare a "frequentare" e a usare.

I tre atti, dal ritmo incalzante, si snodano in contesti scenici caratterizzati dal riso, con imprevedibili colpi di scena e situazioni sempre sorprendenti per ironizzare sulla morale degli uomini e per esorcizzare il dolore e la morte, parti inscindibili della vita umana.
Infine, quale migliore occasione per ricordare l'indimenticabile Nino Taranto, nell'anno in cui ricorre il trentesimo anniversario dalla sua scomparsa?

I giovani "attori", mossi dal medesimo spirito antoniano di gaiezza e vivacità, invitano tutta la cittadinanza ad assistere alla divertente commedia e promettono una serata ricca di risate e spensieratezza.