Al Museo Diocesano la collezione Piepoli-Spadavecchia
Ora il “tesoro” si può visitare
sabato 14 giugno 2014
8.15
Importante appuntamento artistico, storico, culturale presso il Museo Diocesano di Molfetta, gremito fino all'inverosimile per l'inaugurazione della mostra "Corrado Giaquinto. Inediti dalla collezione Piepoli-Spadavecchia".
Le opere donate al Museo Diocesano dalla signora Virginia Piepoli, erede e consorte del prof. Spadavecchia, sono state presentate al pubblico, in anteprima, lo scorso 13 dicembre e sono ora esposte per la prima volta negli eleganti ambienti del Museo Diocesano e della biblioteca. A introdurre la serata Don Michele Amorosini, direttore del pregevole contenitore museale, che ha illustrato tutto l'iter intercorso fino alla donazione, lo speciale legame che si era creato con questa donna straordinaria, il desiderio di far fruire alla città di questo patrimonio di inestimabile valore.
Il professor Gaetano Mongelli, curatore della mostra, docente di Educazione all'immagine dell'Università degli Studi di Bari, e don Michele Amorosini hanno presentato oltre all'esposizione delle opere e ai criteri dell'allestimento, anche il quaderno scientifico "Pensieri in libertà sulla raccolta Piepoli – Spadavecchia: conferme e nuove ipotesi di lavoro". La pubblicazione, realizzata grazie al lavoro del professore, coadiuvato dalla Coop. FeArT, e stampata con il generoso sostegno dell'Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze di Molfetta, sarà posta in vendita a sostegno dell'iniziativa "Adotta un'opera d'arte".
Il progetto diocesano che in questi anni ha consentito il recupero di numerosi capolavori, riparte per supportare i restauri di cui necessitano altri disegni della collezione Piepoli-Spadavecchia, che costituiranno in futuro il nucleo di ulteriori esposizioni tematiche. All'evento sono intervenuti la dottoressa Clara Gelao, direttrice della Pinacoteca provinciale intitolata proprio al molfettese Giaquinto, il professor Antonio Uricchio, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari, che patrocina la mostra insieme alla Provincia di Bari, al Comune ed alla diocesi di Molfetta; il sindaco
La collezione composta da disegni, bozzetti, studi preparatori, dipinti ed eccezionali inediti consentiranno di ripercorrere l'evoluzione stilistica e pittorica del grande artista molfettese, Corrado Giaquinto. Tra le opere più prestigiose in mostra il ritratto del celebre Farinello ed il Sant'Ercolano. L'aver trasferito questo immenso patrimonio alla città e averlo reso fruibile, costituirà un motivo in più perché i turisti si fermino in città. Ha poi preso la parola il prof Uricchio che ha ribadito l'internazionalità di Giaquinto conosciuto ed apprezzato anche in Argentina e messo sullo stesso livello del Tiepolo. Il magnifico rettore ha affermato che dobbiamo essere grati a questo artista perché ha permesso insieme a Salvemini di far conoscere Molfetta nel mondo. La dottoressa Gelato ha tracciato la figura del Giaquinto, la sua importanza artistica, la sua valenza internazionale. La direttrice ha auspicato che i musei possano essere messi in rete, che si possa organizzare una mostra personale su Giaquinto e i giaquinteschi mettendo insieme le sue opere disseminate in varie regioni; operazione culturale di grande valenza turistica
La parola poi è passata al professor Mongelli che ha compiuto uno studio comparato del corpus giaquintesco, dando nuove chiavi di lettura. Si tratta di cinquanta opere attribuite al noto pittore molfettese: bozzetti e studi preparatori di opere d'arte di notevole importanza per ricostruire il percorso dell'artista. Il corpus disegnativo costituisce materiale di studio e di ricerca a livello nazionale ed europeo sulla figura di Corrado Giaquinto, ma anche per quanto riguarda il periodo artistico del XVII e il XVIII secolo. Questa collezione, che è composta da 209 pezzi fra disegni su carta, incisioni, opere,dipinti su tela, fornirebbe ulteriori ipotesi di lavoro. L'esposizione molfettese sarà arricchita dal prestito di alcune opere in collezione privata ed integrata nel percorso museale che già custodisce testimonianze di pittori giaquinteschi, tra cui Nicola Porta e Vito Calò. La donazione quindi offre un patrimonio documentario e artistico di assoluta rilevanza a chi intende esplorare la personalità del maestro molfettese. Alla presentazione e' seguirà la visita gratuita alla collezione di tutti i numerosissimi presenti al convegno.
La mostra sarà visitabile con ingresso a pagamento di 4,00 euro fino al 13 dicembre 2014, proponendo nei mesi estivi l'apertura dalle 19 alle 22 tutti i sabato e domenica; da ottobre a dicembre tutti i sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17:30 alle 20:30.
Inoltre, da settembre saranno attivati una serie di progetti didattici per le scuole ed iniziative collaterali di approfondimento tematico (conferenze, concerti, visite speciali…).
Per informazioni e/o prenotazioni
tel. 3484113699 – feart.coop@gmail.com – info@museodiocesanomolfetta.it – contatto Facebook "Museo Diocesano Molfetta"
Le opere donate al Museo Diocesano dalla signora Virginia Piepoli, erede e consorte del prof. Spadavecchia, sono state presentate al pubblico, in anteprima, lo scorso 13 dicembre e sono ora esposte per la prima volta negli eleganti ambienti del Museo Diocesano e della biblioteca. A introdurre la serata Don Michele Amorosini, direttore del pregevole contenitore museale, che ha illustrato tutto l'iter intercorso fino alla donazione, lo speciale legame che si era creato con questa donna straordinaria, il desiderio di far fruire alla città di questo patrimonio di inestimabile valore.
Il professor Gaetano Mongelli, curatore della mostra, docente di Educazione all'immagine dell'Università degli Studi di Bari, e don Michele Amorosini hanno presentato oltre all'esposizione delle opere e ai criteri dell'allestimento, anche il quaderno scientifico "Pensieri in libertà sulla raccolta Piepoli – Spadavecchia: conferme e nuove ipotesi di lavoro". La pubblicazione, realizzata grazie al lavoro del professore, coadiuvato dalla Coop. FeArT, e stampata con il generoso sostegno dell'Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze di Molfetta, sarà posta in vendita a sostegno dell'iniziativa "Adotta un'opera d'arte".
Il progetto diocesano che in questi anni ha consentito il recupero di numerosi capolavori, riparte per supportare i restauri di cui necessitano altri disegni della collezione Piepoli-Spadavecchia, che costituiranno in futuro il nucleo di ulteriori esposizioni tematiche. All'evento sono intervenuti la dottoressa Clara Gelao, direttrice della Pinacoteca provinciale intitolata proprio al molfettese Giaquinto, il professor Antonio Uricchio, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari, che patrocina la mostra insieme alla Provincia di Bari, al Comune ed alla diocesi di Molfetta; il sindaco
La collezione composta da disegni, bozzetti, studi preparatori, dipinti ed eccezionali inediti consentiranno di ripercorrere l'evoluzione stilistica e pittorica del grande artista molfettese, Corrado Giaquinto. Tra le opere più prestigiose in mostra il ritratto del celebre Farinello ed il Sant'Ercolano. L'aver trasferito questo immenso patrimonio alla città e averlo reso fruibile, costituirà un motivo in più perché i turisti si fermino in città. Ha poi preso la parola il prof Uricchio che ha ribadito l'internazionalità di Giaquinto conosciuto ed apprezzato anche in Argentina e messo sullo stesso livello del Tiepolo. Il magnifico rettore ha affermato che dobbiamo essere grati a questo artista perché ha permesso insieme a Salvemini di far conoscere Molfetta nel mondo. La dottoressa Gelato ha tracciato la figura del Giaquinto, la sua importanza artistica, la sua valenza internazionale. La direttrice ha auspicato che i musei possano essere messi in rete, che si possa organizzare una mostra personale su Giaquinto e i giaquinteschi mettendo insieme le sue opere disseminate in varie regioni; operazione culturale di grande valenza turistica
La parola poi è passata al professor Mongelli che ha compiuto uno studio comparato del corpus giaquintesco, dando nuove chiavi di lettura. Si tratta di cinquanta opere attribuite al noto pittore molfettese: bozzetti e studi preparatori di opere d'arte di notevole importanza per ricostruire il percorso dell'artista. Il corpus disegnativo costituisce materiale di studio e di ricerca a livello nazionale ed europeo sulla figura di Corrado Giaquinto, ma anche per quanto riguarda il periodo artistico del XVII e il XVIII secolo. Questa collezione, che è composta da 209 pezzi fra disegni su carta, incisioni, opere,dipinti su tela, fornirebbe ulteriori ipotesi di lavoro. L'esposizione molfettese sarà arricchita dal prestito di alcune opere in collezione privata ed integrata nel percorso museale che già custodisce testimonianze di pittori giaquinteschi, tra cui Nicola Porta e Vito Calò. La donazione quindi offre un patrimonio documentario e artistico di assoluta rilevanza a chi intende esplorare la personalità del maestro molfettese. Alla presentazione e' seguirà la visita gratuita alla collezione di tutti i numerosissimi presenti al convegno.
La mostra sarà visitabile con ingresso a pagamento di 4,00 euro fino al 13 dicembre 2014, proponendo nei mesi estivi l'apertura dalle 19 alle 22 tutti i sabato e domenica; da ottobre a dicembre tutti i sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17:30 alle 20:30.
Inoltre, da settembre saranno attivati una serie di progetti didattici per le scuole ed iniziative collaterali di approfondimento tematico (conferenze, concerti, visite speciali…).
Per informazioni e/o prenotazioni
tel. 3484113699 – feart.coop@gmail.com – info@museodiocesanomolfetta.it – contatto Facebook "Museo Diocesano Molfetta"