Al lavoro per pulire cala San Giacomo, trovano 15 grammi di eroina
La scoperta, domenica, nel corso di Ri-Party-Amo, il progetto nazionale del Wwf. Sul posto i Carabinieri
sabato 24 settembre 2022
9.27
Stavano ripulendo il litorale di Molfetta nell'ambito di Ri-Party-Amo, il progetto nazionale ambientale nato dalla collaborazione tra Wwf Italia, Intesa San Paolo e il Jova Beach Party, quando alcuni dei 150 volontari, fra i vari rifiuti abbandonati sull'arenile di cala San Giacomo, si sono imbattuti in un'insolita scoperta: droga.
Hanno subito contattato i Carabinieri che, una volta arrivati sul posto, hanno recuperato una busta in cellophane contenente circa 15 grammi di eroina (la "droga dei poveri" è tornata sul mercato o forse non se n'è mai andata), mentre sono in corso i vari accertamenti per capire come la sostanza stupefacente sia finita lì: probabilmente qualcuno - è l'ipotesi al vaglio degli investigatori - potrebbe essersene sbarazzato in fretta per evitare di essere beccato da un controllo di routine.
«Questa è la dimostrazione che ormai sulle nostre spiagge si trova di tutto. I nostri volontari si sono imbattuti in recuperi molto classici: dalla bottiglia di plastica sino alle parti di un frigo, dalla latta in alluminio sino ad una tenda da campeggio», ha detto Pasquale Salvemini, referente regionale del Wwf. «Insomma - è la sua amara conclusione - le nostre litoranee sono considerate più che una risorsa economica e turistica, il letamaio di chi è abituato ad uccidere il nostro ambiente».
A Molfetta, unica tappa in Puglia, l'iniziativa, a cui hanno preso parte il gruppo scout Agesci Molfetta 2, la sezione della Fidas, la cooperativa sociale Chàrisma, otto minori accompagnati da due educatori del centro Talea e tanti cittadini sensibili al tema ambientale si è snodato fra l'oasi San Giacomo e Torre Calderina.
Hanno subito contattato i Carabinieri che, una volta arrivati sul posto, hanno recuperato una busta in cellophane contenente circa 15 grammi di eroina (la "droga dei poveri" è tornata sul mercato o forse non se n'è mai andata), mentre sono in corso i vari accertamenti per capire come la sostanza stupefacente sia finita lì: probabilmente qualcuno - è l'ipotesi al vaglio degli investigatori - potrebbe essersene sbarazzato in fretta per evitare di essere beccato da un controllo di routine.
«Questa è la dimostrazione che ormai sulle nostre spiagge si trova di tutto. I nostri volontari si sono imbattuti in recuperi molto classici: dalla bottiglia di plastica sino alle parti di un frigo, dalla latta in alluminio sino ad una tenda da campeggio», ha detto Pasquale Salvemini, referente regionale del Wwf. «Insomma - è la sua amara conclusione - le nostre litoranee sono considerate più che una risorsa economica e turistica, il letamaio di chi è abituato ad uccidere il nostro ambiente».
A Molfetta, unica tappa in Puglia, l'iniziativa, a cui hanno preso parte il gruppo scout Agesci Molfetta 2, la sezione della Fidas, la cooperativa sociale Chàrisma, otto minori accompagnati da due educatori del centro Talea e tanti cittadini sensibili al tema ambientale si è snodato fra l'oasi San Giacomo e Torre Calderina.