«Aiutò narcotrafficante a fabbricare documenti falsi». Condannato ex carabiniere

Giuliano Pasquale, in passato in servizio a Molfetta, è stato ritenuto colpevole dal Tribunale: dovrà scontare 5 anni e 6 mesi

giovedì 14 dicembre 2023 22.52
A cura di Nicola Miccione
È stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione Giuliano Pasquale, ex appuntato dell'Arma dei Carabinieri - all'epoca dei fatti contestati, fra il 2017 il 2018, era in servizio a Molfetta - accusato di avere aiutato il componente di una presunta associazione di narcotrafficanti a confezionare alcuni falsi documenti di identità.

La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio di ieri dai giudici della seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari (residente Giovanni Zaccaro) che hanno ridotto la pena di 6 mesi rispetto ai 6 anni che erano stati invocati dal pubblico ministero di udienza, Daniela Chimienti. L'ex militare, all'epoca dei fatti in servizio alla Stazione di Molfetta, era finito agli arresti domiciliari il 1 luglio 2020, nell'ambito dell'operazione denominata "Kulmi", condotta dagli agenti della Dia di Bari.

Stando all'accusa, la sua condotta sarebbe servita ad aiutare un albanese residente a Molfetta, Laci Kreshnik, al quale avrebbe rivelato informazioni riservate, in relazione ad un sequestro di 459 chilogrammi di stupefacenti nascosti in un camper effettuato a Saranda, in Albania, a giugno 2018. Ed ancora: sarebbe entrato nei sistemi in uso alle forze dell'ordine per carpire i segreti sulle indagini ed avrebbe falsificato le carte d'identità, utilizzate dai narcos per allontanarsi dall'Italia.

All'uomo, accusato di accesso abusivo al sistema informatico, di falso materiale in atto pubblico e di peculato, è stato anche contestato di essersi appropriato di documenti di cui era stato denunciato il furto o lo smarrimento. L'inchiesta dell'Antimafia di Bari culminò con l'esecuzione di ben 37 misure di custodia cautelare.