Agenda 21 plaude al no del consiglio comunale alle trivellazioni
Il coordinatore Sallustio: in autunno iniziative pubbliche
lunedì 17 agosto 2015
9.19
Il Forum di Agenda 21 della Città di Molfetta esprime grande soddisfazione per la decisione presa all'unanimità dal Consiglio Comunale di Molfetta, nella sua seduta del 30 luglio scorso, che, con la Delibera di C.C. n. 46/2015, ha espresso la piena "Contrarietà a politiche energetiche basate sulle attività di prospezione, ricerca ed estrazione degli idrocarburi liquidi e gassosi".
«Questo atto - puntualizza, in una nota il coordinatore cittadino di Agenda 21, Cosimo Sallustio - rinnova a distanza di un anno la contrarietà del nostro Consiglio Comunale alle richieste, sempre più incessanti, di grossi gruppi petroliferi per poter sfruttare eventuali risorse petrolifere presenti nel mare Adriatico a danno delle vocazioni produttive e turistiche che, da molti anni, gli operatori della pesca e del comparto turistico portano avanti».
La Delibera n. 46/2015 ha ripreso le indicazioni pervenute dal Coordinamento Regionale No Oil, di cui il Forum Agenda 21 di Molfetta fa parte; con essa si chiede alla Presidenza della Giunta Regionale l'immediato avvio di azioni di opposizione nei confronti del Ministero competente che ha rilasciato i decreti di compatibilità ambientale per le attività di prospezione petrolifera al largo delle coste pugliesi, contro la legge 164/2014 che ha leso i diritti garantiti agli Enti locali e per farsi parte attiva assieme alle altre Regioni adriatiche di un intervento legislativo nel Parlamento italiano che modifichi il decreto "Sblocca Italia".
«Agenda 21 di Molfetta ritiene che le trivellazioni petrolifere siano conflittuali con qualsiasi ipotesi di sviluppo locale e sostenibile del territorio pugliese. Inoltre Molfetta presenta già una situazione di grave crisi ambientale e di sicurezza nel mare legata agli ancora enormi depositi di ordigni bellici che, in particolare, giacciono in fondo al porto e in prossimità delle nostre coste. Tutti questi motivi - conclude Sallustio - saranno alla base delle iniziative pubbliche che il Forum porterà avanti in autunno assieme al coordinamento regionale delle organizzazioni contrarie alle Trivellazioni in mare, agli Enti locali e alle organizzazioni socio economiche che vorranno proseguire questa battaglia in difesa dei nostri mari».
«Questo atto - puntualizza, in una nota il coordinatore cittadino di Agenda 21, Cosimo Sallustio - rinnova a distanza di un anno la contrarietà del nostro Consiglio Comunale alle richieste, sempre più incessanti, di grossi gruppi petroliferi per poter sfruttare eventuali risorse petrolifere presenti nel mare Adriatico a danno delle vocazioni produttive e turistiche che, da molti anni, gli operatori della pesca e del comparto turistico portano avanti».
La Delibera n. 46/2015 ha ripreso le indicazioni pervenute dal Coordinamento Regionale No Oil, di cui il Forum Agenda 21 di Molfetta fa parte; con essa si chiede alla Presidenza della Giunta Regionale l'immediato avvio di azioni di opposizione nei confronti del Ministero competente che ha rilasciato i decreti di compatibilità ambientale per le attività di prospezione petrolifera al largo delle coste pugliesi, contro la legge 164/2014 che ha leso i diritti garantiti agli Enti locali e per farsi parte attiva assieme alle altre Regioni adriatiche di un intervento legislativo nel Parlamento italiano che modifichi il decreto "Sblocca Italia".
«Agenda 21 di Molfetta ritiene che le trivellazioni petrolifere siano conflittuali con qualsiasi ipotesi di sviluppo locale e sostenibile del territorio pugliese. Inoltre Molfetta presenta già una situazione di grave crisi ambientale e di sicurezza nel mare legata agli ancora enormi depositi di ordigni bellici che, in particolare, giacciono in fondo al porto e in prossimità delle nostre coste. Tutti questi motivi - conclude Sallustio - saranno alla base delle iniziative pubbliche che il Forum porterà avanti in autunno assieme al coordinamento regionale delle organizzazioni contrarie alle Trivellazioni in mare, agli Enti locali e alle organizzazioni socio economiche che vorranno proseguire questa battaglia in difesa dei nostri mari».