“Addio cara mamma – Giovani, Sviluppo, Mezzogiorno”: se ne discute martedì
Tra gli organizzatori Articolo 1 MDP, in collaborazione con i Democratici e Progressisti e con MSG
martedì 14 novembre 2017
7.44
"Sinistra a Mezzogiorno", è questo il tema al centro del ciclo di iniziative politico-culturali con cui il neocostituito gruppo di Articolo 1 MDP, in collaborazione con i Democratici e Progressisti e con MSG, la giovanile di MDP, avvia la propria attività politica a Molfetta.
"Partiamo dai bisogni, partiamo dalla nostra terra: per agire il cambiamento occorre avere il coraggio di guardare in faccia le criticità del nostro tempo", dichiarano gli organizzatori che già martedì 14 novembre, alle ore 19.00 presso la sala Turtur, ospiteranno il primo incontro del ciclo: "Addio cara mamma – Giovani, Sviluppo, Mezzogiorno".
Si tratta di un tema di scottante attualità dal momento che sono migliaia, ogni anno, i giovani meridionali che salutano la propria terra di origine, costretti ad emigrare in cerca di un futuro che qui sembra negato. Partono non per scelta, ma per necessità.
Molfetta sta pagando un prezzo altissimo per questo fenomeno che assume dimensioni imponenti. La nostra città, infatti, è in testa alle classifiche nefaste di questi processi migratori all'incontrario: giovani istruiti e formati, che portano la loro dote intellettuale e umana nelle aree più ricche del Paese o all'estero.
Di questo si dicuterà martedì prossimo, con Gigia Bucci, Segretario Generale CGIL Bari; Onofrio Romano, Professore Associato di Sociologia all'Università di Bari e autore del saggio "Buonanotte Mezzogiorno"; l'on. Francesco Laforgia, capo gruppo Articolo 1 MDP alla Camera dei Deputati.
A moderare l'incontro sarà Corrado Minervini, membro del comitato promotore di Articolo 1 MDP di Molfetta.
L'impegno di Articolo 1 MDP a Molfetta, quindi, si caratterizza sin dai primi passi per lo sforzo di coniugare concretezza, dialogo ed elaborazione.
"Non siamo convinti – spiegano i promotori dell'iniziativa – che la soluzione ai problemi della nostra comunità risieda in una scialba e incolore azione amministrativa, come suggerisce la maggioranza consociativa di Tommaso Minervini, che parte dal PD e arriva ai colonnelli della destra azzolliniana. Né su una sterile e insufficiente sommatoria di etichette per costituire grandi coalizioni, prigioniere delle inefficaci politiche neoliberiste. Noi pensiamo sia necessario mettere al centro i problemi e i bisogni. Dal diritto alla salute, al lavoro, dal welfare allo sviluppo. Oggi un nuovo centrosinistra deve essere capace di immaginare un orizzonte più ambizioso, in grado di leggere e connettere i processi economici e sociali su scala locale e sovranazionale. In questo sforzo la Politica non può limitarsi a fare propaganda e slogan, deve piuttosto tornare nei luoghi dei bisogni, per rappresentarli e risolverli, coinvolgendo direttamente gli attori del cambiamento. Cittadini, associazioni, movimenti civici, università sono interlocutori preziosi in questo impegno così appassionante e così necessario.".
Dopo il propizio incontro di inaugurazione del circolo molfettese di Articolo 1, tenutosi giovedì 9 novembre, con l'on. Roberto Speranza, coordinatore nazionale, e Vito Antonacci, responsabile regionale organizzazione, sono già in cantiere nuove iniziative politiche sia su tematiche nazionali che locali.
"Partiamo dai bisogni, partiamo dalla nostra terra: per agire il cambiamento occorre avere il coraggio di guardare in faccia le criticità del nostro tempo", dichiarano gli organizzatori che già martedì 14 novembre, alle ore 19.00 presso la sala Turtur, ospiteranno il primo incontro del ciclo: "Addio cara mamma – Giovani, Sviluppo, Mezzogiorno".
Si tratta di un tema di scottante attualità dal momento che sono migliaia, ogni anno, i giovani meridionali che salutano la propria terra di origine, costretti ad emigrare in cerca di un futuro che qui sembra negato. Partono non per scelta, ma per necessità.
Molfetta sta pagando un prezzo altissimo per questo fenomeno che assume dimensioni imponenti. La nostra città, infatti, è in testa alle classifiche nefaste di questi processi migratori all'incontrario: giovani istruiti e formati, che portano la loro dote intellettuale e umana nelle aree più ricche del Paese o all'estero.
Di questo si dicuterà martedì prossimo, con Gigia Bucci, Segretario Generale CGIL Bari; Onofrio Romano, Professore Associato di Sociologia all'Università di Bari e autore del saggio "Buonanotte Mezzogiorno"; l'on. Francesco Laforgia, capo gruppo Articolo 1 MDP alla Camera dei Deputati.
A moderare l'incontro sarà Corrado Minervini, membro del comitato promotore di Articolo 1 MDP di Molfetta.
L'impegno di Articolo 1 MDP a Molfetta, quindi, si caratterizza sin dai primi passi per lo sforzo di coniugare concretezza, dialogo ed elaborazione.
"Non siamo convinti – spiegano i promotori dell'iniziativa – che la soluzione ai problemi della nostra comunità risieda in una scialba e incolore azione amministrativa, come suggerisce la maggioranza consociativa di Tommaso Minervini, che parte dal PD e arriva ai colonnelli della destra azzolliniana. Né su una sterile e insufficiente sommatoria di etichette per costituire grandi coalizioni, prigioniere delle inefficaci politiche neoliberiste. Noi pensiamo sia necessario mettere al centro i problemi e i bisogni. Dal diritto alla salute, al lavoro, dal welfare allo sviluppo. Oggi un nuovo centrosinistra deve essere capace di immaginare un orizzonte più ambizioso, in grado di leggere e connettere i processi economici e sociali su scala locale e sovranazionale. In questo sforzo la Politica non può limitarsi a fare propaganda e slogan, deve piuttosto tornare nei luoghi dei bisogni, per rappresentarli e risolverli, coinvolgendo direttamente gli attori del cambiamento. Cittadini, associazioni, movimenti civici, università sono interlocutori preziosi in questo impegno così appassionante e così necessario.".
Dopo il propizio incontro di inaugurazione del circolo molfettese di Articolo 1, tenutosi giovedì 9 novembre, con l'on. Roberto Speranza, coordinatore nazionale, e Vito Antonacci, responsabile regionale organizzazione, sono già in cantiere nuove iniziative politiche sia su tematiche nazionali che locali.