Adamo Logrieco accende i riflettori sullo stato di abbandono del quartiere Catecombe
Intervento del consigliere comunale, già coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia
giovedì 11 agosto 2022
10.48
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a cura di Adamo Logrieco, Coordinatore Fratelli D'Italia – Molfetta
"Molfetta è quella Città in cui lo Stato finisce laddove iniziano i vicoli.
Noi di Fratelli d'Italia abbiamo raccolto i malumori dei cittadini, che si dicono preoccupati – per usare un eufemismo – dello stato di abbandono in cui versano molti quartieri storici di Molfetta, "Catacombe" su tutti.
Tale quartiere è attiguo alla zona più viva e turistica della Città ma, ciononostante, appena varcate le sue soglie ci si ritrova immediatamente catapultati in un mondo fatto di parcheggi e occupazioni abusive, per non parlare dell'incuria e della sporcizia diffusa.
Eppure, solo qualche tempo fa, tale quartiere sembrava essere germogliato, candidandosi a diventare un nuovo polo culturale e turistico del Paese, più per le iniziative private che comunali, ad onor del vero.
Oggi, invece, Piazza delle Erbe, il cuore pulsante di quest'area, è invasa dalle automobili (nonostante sia pedonale), dato che i paletti in metallo che inibivano l'accesso ai veicoli sono stati rimossi dai soliti ignoti che si sentono padroni della Città; il comitato di quartiere, che aveva un'ampia sede (di proprietà comunale) nella stessa piazza, non è più operativo, poiché proprio la sede è stata oggetto di occupazione abusiva da parte di un nucleo familiare. E purtroppo non è un caso isolato, perché sono decine e decine gli immobili occupati abusivamente in quel territorio.
Per non parlare delle installazioni di statue pseudoclassiche o religiose, altrettanto abusive, che nulla hanno a che vedere con il buon gusto ed il decoro urbano.
Lo stabile in cui un tempo vi erano gli uffici dell'Agenzia delle Dogane è chiuso da anni ed è mortificante vedere il Tricolore, tuttora issato sull'asta, scolorito e strappato dagli agenti atmosferici e dall'abbandono.
Le Forze dell'ordine pare che non siano troppo interessate a sgominare questi fenomeni delinquenziali che deturpano un quartiere che trasuda Storia in ogni suo anfratto.
L'Amministrazione, dal canto suo, si cura spasmodicamente delle nuove opere pubbliche – per lo più incompiute – quando la priorità dovrebbe essere rivalutare questo patrimonio architettonico settecentesco, già esistente e ben più bisognoso di risorse.
Non abbiamo dubbi che le famiglie che occupano abusivamente gli immobili necessitino di una casa dignitosa e non ci sentiamo di colpevolizzarli oltremodo, perché di questi casi di emarginazione sociale sono lo Stato e il Comune i primi responsabili. È la Pubblica Amministrazione a dover intervenire, assegnando un confortevole alloggio popolare e assicurando una vita dignitosa.
Noi confidiamo che nell'agenda del Sindaco questi problemi vengano affrontati con assoluta priorità. Ancor più adesso, dopo la recentissima assegnazione in comodato d'uso gratuito del palazzo comunale un tempo sede della scuola di musica Dvorak, voluta e fondata da Don Salvatore Pappagallo, che ha il suo ingresso principale proprio in Piazza delle Erbe.
Fratelli d'Italia si impegna a portare la questione in Consiglio comunale, confidando che su temi simili, tanto importanti per la Città, non vi siano maggioranza e opposizioni".
"Molfetta è quella Città in cui lo Stato finisce laddove iniziano i vicoli.
Noi di Fratelli d'Italia abbiamo raccolto i malumori dei cittadini, che si dicono preoccupati – per usare un eufemismo – dello stato di abbandono in cui versano molti quartieri storici di Molfetta, "Catacombe" su tutti.
Tale quartiere è attiguo alla zona più viva e turistica della Città ma, ciononostante, appena varcate le sue soglie ci si ritrova immediatamente catapultati in un mondo fatto di parcheggi e occupazioni abusive, per non parlare dell'incuria e della sporcizia diffusa.
Eppure, solo qualche tempo fa, tale quartiere sembrava essere germogliato, candidandosi a diventare un nuovo polo culturale e turistico del Paese, più per le iniziative private che comunali, ad onor del vero.
Oggi, invece, Piazza delle Erbe, il cuore pulsante di quest'area, è invasa dalle automobili (nonostante sia pedonale), dato che i paletti in metallo che inibivano l'accesso ai veicoli sono stati rimossi dai soliti ignoti che si sentono padroni della Città; il comitato di quartiere, che aveva un'ampia sede (di proprietà comunale) nella stessa piazza, non è più operativo, poiché proprio la sede è stata oggetto di occupazione abusiva da parte di un nucleo familiare. E purtroppo non è un caso isolato, perché sono decine e decine gli immobili occupati abusivamente in quel territorio.
Per non parlare delle installazioni di statue pseudoclassiche o religiose, altrettanto abusive, che nulla hanno a che vedere con il buon gusto ed il decoro urbano.
Lo stabile in cui un tempo vi erano gli uffici dell'Agenzia delle Dogane è chiuso da anni ed è mortificante vedere il Tricolore, tuttora issato sull'asta, scolorito e strappato dagli agenti atmosferici e dall'abbandono.
Le Forze dell'ordine pare che non siano troppo interessate a sgominare questi fenomeni delinquenziali che deturpano un quartiere che trasuda Storia in ogni suo anfratto.
L'Amministrazione, dal canto suo, si cura spasmodicamente delle nuove opere pubbliche – per lo più incompiute – quando la priorità dovrebbe essere rivalutare questo patrimonio architettonico settecentesco, già esistente e ben più bisognoso di risorse.
Non abbiamo dubbi che le famiglie che occupano abusivamente gli immobili necessitino di una casa dignitosa e non ci sentiamo di colpevolizzarli oltremodo, perché di questi casi di emarginazione sociale sono lo Stato e il Comune i primi responsabili. È la Pubblica Amministrazione a dover intervenire, assegnando un confortevole alloggio popolare e assicurando una vita dignitosa.
Noi confidiamo che nell'agenda del Sindaco questi problemi vengano affrontati con assoluta priorità. Ancor più adesso, dopo la recentissima assegnazione in comodato d'uso gratuito del palazzo comunale un tempo sede della scuola di musica Dvorak, voluta e fondata da Don Salvatore Pappagallo, che ha il suo ingresso principale proprio in Piazza delle Erbe.
Fratelli d'Italia si impegna a portare la questione in Consiglio comunale, confidando che su temi simili, tanto importanti per la Città, non vi siano maggioranza e opposizioni".