Maria Patruno, ad un passo dalla verità ma contro un muro di omertà

Nuovo appello della signora che cerca la sua mamma.

lunedì 4 aprile 2016
A cura di Paola Copertino
Ci sono sviluppi nella vicenda della molfettese Maria Patruno, alla ricerca della mamma biologica: più la signora si avvicina a ciò che vorrebbe conoscere, più sembra che il muro omertoso e silenzioso si faccia sempre più impenetrabile.
Dal suo primo appello lanciato, Maria è riuscita a rintracciare tracce della sua storia ed a fare luce sulla vicenda, incontrando anche persone che avrebbero cognizione diretta dei fatti che la riguardano. Sarebbe però, a quanto ci ha raccontato, delusa ed amareggiata perché si sarebbe scontrata contro quell'omertà che non le ha permesso di risalire al nome della sua genitrice.

A lei non interessa tutto il contorno, le vicende legate alla clinica o chi ha operato all'interno della struttura, a lei importa ricostruire la sua storia personale iniziando proprio da chi l'ha messa al mondo.

Indagando, Maria avrebbe scoperto che la sua mamma sarebbe stata costretta ad abbandonarla; non l' avrebbe quindi lasciata di sua volontà e questo rafforza in lei il desiderio di incontrarla perché forse la sta cercando, o le farebbe piacere sapere chi è oggi sua figlia e conoscerla.
A Maria, ora interessa riallacciare quel filo con il passato e per questo lancia nuovamente il suo appello.
"Io chiedo, a coloro che potessero essere stati presenti ai fatti, un aiuto fatto col cuore. Un cuore che non deve scordare che un figlio ha tutto il diritto di ricercare le proprie origini e che non ha nessuna colpa ne tantomeno ha avuto la volontà propria di staccarsi dalla madre naturale.
Chiedo a chi legge questo appello di portare la notizia agli anziani, nelle case, e in quei luoghi dove potrebbero essere ancora vivi i ricordi di questa donna, una donna che ( saputo dalle ricerche ) è stata costretta a lasciarmi andare e che starà ancora cercando sua figlia dopo essersi recata a Bari, sola o forse in compagnia della mamma, nella clinica San Pasquale denominata anche Clinica Margherita, posta al civico 79 di via de Napoli e dove il dottor Lisco Nicola (deceduto) ostetrico e Rita Tempesta, ostetrica mi hanno aiutata a nascere la mattina del 7 settembre 1965.
Le fu dato il cognome Celestini. Cerco in particolare chi ha partorito in quella clinica Margherita in quei giorni di Settembre del 1965."

L' appello è rivolto in particolare ai baresi (ma non solo). Maria chiede la massima condivisione, ringraziando tutti coloro che l' aiuteranno in questa vera e propria impresa.
Noi non possiamo che supportarla ed augurarle che la sua ricerca abbia buon fine e che possa abbracciare presto la sua mamma ed eventuali suoi parenti.