Accordo tra Wwf Italia e Centro Recupero Tartarughe Marine di Molfetta

Al via, in Puglia, il progetto NetCet finanziato dalla Unione Europea

mercoledì 28 maggio 2014 10.52
Firmato a Roma il protocollo di intesa tra il WWF Italia e il Centro Recupero Tartarughe Marine di Molfetta per lo svolgimento delle azioni del progetto NETCET in Puglia.
L'accordo, sottoscritto tra Dante Caserta (presidente WWF Italia) e Pasquale Salvemini (Responsabile del Centro Tartarughe Marine di Molfetta), punta ad implementare le attività di studio sulle tartarughe marine e sui cetacei ed in particolar modo facendo riferimento ad azioni ben precise quali il monitoraggio degli spiaggiamenti, ricerca scientifica, campagne di informazione rivolte ai pescatori e diportisti, attività di educazione nelle scuole e con il grande pubblico con eventi importanti come le liberazioni di tartarughe marine.

Il progetto NETCET è un progetto finanziato dalla Unione Europea e vi lavorano 13 partners in ben 5 paesi dell'Adriatico (Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania) ed ha come obiettivo la conservazione di cetacei e di tartarughe in Adriatico nonché quello di rendere le attività umane più compatibili con questi animali. Basti ricordare che la principale minaccia per le tartarughe marine in Adriatico e altrove è rappresentata dalla cattura accidentale con attrezzi da pesca. Più di 11.000 tartarughe vengono catturate ogni anno in Adriatico e più di 130.000 nel Mediterraneo e migliaia sono ferite dall'impatto con imbarcazioni e dall'ingestione di plastiche.
Per mitigare questi problemi i suddetti partners lavorano assieme nel Progetto NETCET. Delle 7 specie di tartarughe viventi, 3 frequentano il Mediterraneo e l'Adriatico: la tartaruga comune (Caretta caretta), la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea).

Negli ultimi mesi numerosi sono stati gli spiaggiamenti di carcasse di tartarughe marine lungo la fascia adriatica e gran parte di queste presentavano dimensioni ragguardevoli (mediamente oltre i 65 cm di lunghezza carapace), questo mette in evidenza che i soggetti più minacciati sono proprio quelli prossimi alla riproduzione e che darebbero continuità alla specie. Questo aspetto, non da sottovalutare, obbliga tutti ad una approfondita attività di controllo e di ricerca su questi esemplari che rientrano a pieno titolo nella nostra biodiversità.
Continua è l'attività di sensibilizzazione da parte del Centro recupero tartarughe marine di Molfetta sia con visite scolastiche che si svolgono presso la struttura e sia con i pescatori, attori principali in questo nostro cambiamento. Solo nei giorni scorsi sono state svolte dal centro molfettese alcune liberazioni che puntano a sottolineare e far conoscere la problematica a livello nazionale sia con le telecamere di Linea Blu condotta da Donatella Bianchi di RAI 1 sia con quelle di Striscia la Notizia con Edoardo Stoppa.
Proprio a proposito del servizio trasmesso nei giorni scorsi su Mediaset, il responsabile del Centro di Recupero, Pasquale Salvemini, ha tenuto a ringraziare la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, in particolare il Comandante della Capitaneria di Porto CF (CP) Alessandro Ducci e il Comandante in II CF (CP) Pierpaolo Pallotti, il Circolo della Vela e Daniele Marzella responsabile sub del Circolo della Vela.

L'intervento del Centro di recupero tartarughe marine di Molfetta mira a sensibilizzare i più piccoli e gli operatori del settore a cambiare l'approccio al mare ed ai suoi abitanti..."Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo" - M. Gandhi.