Accordo per il Centro Disabili, riapertura il 10 settembre

L'impegno del Commissario Passerotti ma resta invariata la questione dei lavoratori e dei criteri di accesso

sabato 6 agosto 2016 0.29
A cura di Isabel Romano
Dopo la protesta dei giorni scorsi, giunge per i rappresentanti del Centro Aperto Polivalente per Disabili di Molfetta l'atteso incontro con i rappresentanti comunali.

Il presidente del consorzio Metropolis e della cooperativa Bottega dell'Arti, assieme al coordinatore del centro e ai rappresentanti delle sigle sindacali che sostengono i lavoratori, sono stati ricevuti dal Commissario prefettizio Mauro Passerotti e dalla dirigente al settore socialità del Comune, la dottoressa Lorusso, per cercare di risolvere la situazione di stallo del Centro in seguito all'affidamento della gestione alla cooperativa Bottega dell'Arte da parte del Consorzio Metropolis vincitore del bando e alla successiva chiusura.

Secondo quanto ci riferisce il coordinatore del Centro, Pino Amato, il Commissario si è impegnato a riaprire il Centro, fissando per il 10 settembre la data di inaugurazione e per il 12 settembre la ripresa delle attività per i disabili. Nel frattempo saranno portate a termine alcune opere di manutenzione della struttura sotto prescrizione della Asl.

Di fatto, però, tutto rimane invariato per quanto concerne la situazione dei 21 lavoratori posti in mobilità, per cui scatterebbe la disoccupazione, e le modalità di accesso dei disabili ai servizi della struttura, secondo il criterio di reddito con la presentazione del modello ISEE: si è quindi provveduto a seguire le modalità e i criteri di aggiudicazione del bando approvati dalla precedente Amministrazione comunale e che il Commissario non potrebbe modificare, pena la caduta del bando stesso.

In base all'arti. 105 del regolamento regionale, al momento della riapertura gli operatori impiegati saranno sostanzialmente commisurati al numero dei partecipanti alle attività svolte; pertanto la cooperativa e il consorzio si impegneranno – qualora ci fosse un ampliamento dei servizi – all'assunzione degli stessi lavoratori disoccupati.

Per quanto concerne le rette dei disabili partecipanti, ha affermato il coordinatore Amato, i genitori dovranno rassegnarsi all'idea dei 15 euro versati finora. Con la riapertura, infatti, secondo i criteri di reddito solo i primi 15 disabili potranno usufruire pienamente dei 120 mila euro stanziati per il centro, i restanti saranno "spalmati" sempre in base alle dichiarazioni del modello ISEE tra gli altri disabili, scongiurando in tal modo quote molto alte e che al massimo potrebbero raggiungere i 150 euro. Per questo i responsabili del centro si auspicano che i genitori dei disabili, che hanno già usufruito dei servizi, possano comprendere le nuove direttive senza precludere ai propri cari attività che contribuiscono al loro benessere psico-fisico.