Accordo Pd-Udc, polemiche in salsa molfettese

Gano Cataldo e Guglielmo Minervini criticano la scelta di Emiliano

giovedì 27 novembre 2014 7.48
Scintille tutte in salsa molfettese, quelle che sono scoppiate ieri dopo l'annuncio dell'alleanza siglata tra Pd e Udc in vista delle elezioni regionali della primavera prossima. Se dalle nostre parti Pino Amato ha commentato con soddisfazione la notizia, essendone stato protagonista diretto (ha partecipato al tavolo delle trattative insieme agli altri rappresentanti dell'Udc), altri due molfettesi come Guglielmo Minervini (Pd) e Gano Cataldo (segretario regionale Sel) hanno storto il naso.

L'assessore regionale candidato alle primarie, nel corso di un confronto a tre nella redazione del quotidiano La Repubblica, ha puntato il dito contro la scelta di siglare l'accordo voluta da Emiliano: «Non c'è soltanto l'Udc - dice Minervini - il problema è capire qual è la proposta di governo che sta collazionando Emiliano mettendo insieme portatori di interessi come Signorile, Buccoliero e Ferrarese". Più dura la reazione di Gano Cataldo: Regionali: «Michele Emiliano non è il padrone della coalizione di centro-sinistra. Ed é recidivo: il segretario del Pd aveva provato già alle elezioni provinciali a fare accordi 'omnibus' e ha ricevuto nette prese di posizione negative anche da altri partiti della coalizione. Il regolamento della coalizione di centro-sinistra dice a chiare lettere che per allargare la coalizione è necessaria l'unanimità di quel tavolo.»

Per alcuni osservatori è solo il preludio di una probabile spaccatura tra Pd ed estrema sinistra.